Nuovo record di ascolti

Grande successo per "Doc- Nelle Tue mani" che racconta gli eroi del covid

6,3 milioni di spettatori per la serie di Rai1. La fiction ha vinto gli ascolti della serata battendo anche la Coppa Italia

Grande successo per "Doc- Nelle Tue mani" che racconta gli eroi del covid
Rai
Doc- Nelle tue mani

Un nuovo successo giovedì sera per la serie “Doc- Nelle tue mani” in onda su Rai1 che conferma il successo travolgente per le vicende del reparto guidato da Andrea Fanti, il personaggio interpretato da Luca Argentero.

due nuovi episodi hanno raccolto davanti allo schermo 6.344.000 spettatori, pari al 28.9% di share battendo anche l’incontro di Coppa Italia Juventus - Sassuolo (20.2% di share)

La storia è nata su ispirazione di quanto accaduto realmente a Pierdante Piccioni. In seguito ad un incidente stradale, il 31 maggio 2013, il medico entrò in coma e perse 12 anni di memoria a causa di una lesione alla corteccia cerebrale. La vicenda è raccontata nel libro “Meno dodici. Perdere la memoria e riconquistarla: la mia lotta per ricostruire gli anni e la vita che ho dimenticato”.

Pierdante si è trovato, a causa dell'amnesia, a dover svestire i panni del medico per indossare quelli del paziente e ad affrontare un lungo e doloroso periodo di riabilitazione prima di riuscire a tornare a svolgere la professione in corsia. Grazie alla sua vicenda è diventato “un medico empatico, che spiega, sta zitto e ascolta: cura la persona, non la sua glicemia, ma soprattutto offre speranza”, ha raccontato.

Nel settimo episodio, andato in onda ieri sera, il medico Piccioni ha condiviso con gli attori del set alcune scene in un cameo, oltre ad aver collaborato come sceneggiatore e offerto qualche parere tecnico legato ad alcuni aspetti medici.

Ieri sera Piccioni ha indossato i panni del medico chiamato a giudicare l’operato del dottor Fanti e, in qualche modo, è stato chiamato a giudicare se stesso.

Pierdante Piccioni e Luca Argentero GettyImages/Ansa
Pierdante Piccioni e Luca Argentero

L’ottavo episodio, intitolato “Cane blu” è stato uno dei momenti più emozionanti della serata, interamente dedicato all’emergenza sanitaria. All’interno del Policlinico Ambrosiano abbiamo rivissuto momenti di dolore e paura che hanno connotato i due anni di pandemia. Con gli occhi e con il cuore siamo tornati ad uno dei periodi più bui, marzo 2020: ospedali sotto assedio, strade vuote, lockdown, una lotta costante tra la vita e la morte. E poi il lavoro dei medici, incessante, instancabile, un impegno che diventa missione, un “fare squadra” essenziale per sopravvivere alle difficoltà quotidiane e per “non lasciare indietro nessuno”. Siamo stati immersi nella vita del reparto al tempo del Covid, abbiamo rivisto i nostri ospedali e i nostri medici di due anni fa, alle prese con i turni massacranti che non consentivano di distinguere il giorno dalla notte ma che erano animati da un unico obiettivo: salvare vite a tutti i costi. Abbiamo rivisto i volti solcati dalle mascherine, dalla sofferenza legata all’impotenza e dalla stanchezza, quella che porta ad addormentarsi sul luogo di lavoro. E infine il momento più drammatico, il sacrificio di tanti sanitari che hanno combattuto in prima persona e pagato con la loro stessa vita: la morte di Lorenzo Lazzarini è un doloroso tributo ai tanti medici vittime del Covid, eroi da non dimenticare.