Restano latitanti in Pakistan i genitori della 18enne

Arrestato a Barcellona un altro cugino di Saman

Non si hanno più notizie della ragazza dal 30 aprile 2021. Gli inquirenti pensano che il cadavere sia stato occultato

Arrestato a Barcellona un altro cugino di Saman
RAI / @chilhavistorai3
Nomanulhaq Nomanulhaq e Danish Hasnain

In un appartamento del centro di Barcellona è stato arrestato Nomanhulaq Nonamhulaq, cugino di Saman Abbas, latitante e indagato per il presunto omicidio della 18enne pachistana scomparsa il 30 aprile 2021 da Novellara (Reggio Emilia). Gli inquirenti pensano che il cadavere sia stato occultato. L'arrestato sarà in carcere in Spagna in attesa della convalida dell'arresto e del successivo avvio delle procedure di consegna all'Italia. 

Il giovane, ricercato nell'ambito dell'indagine dei carabinieri e della Procura di Reggio Emilia, è stato preso grazie ad una intercettazione. In precedenza erano stati arrestati all'estero un altro cugino, Ikram Ijaz e lo zio Danish Hasnain, entrambi presi in Francia e nel frattempo estradati in Italia. Sono ritenuti complici del presunto delitto di Saman che si era ribellata a un matrimonio combinato.

Restano latitanti in Pakistan i genitori della 18enne. Per quanto riguarda la richiesta di rogatoria internazionale "stiamo attendendo i processi autorizzativi per la richiesta che prima deve seguire un percorso di validazione", ha spiegato il colonnello del comando provinciale dei carabinieri di Reggio Emilia, Cristiano Desideri.

Nomanhulaq Nonamhulaq, è stato ripreso nel video del 29 aprile del 2021 dove - con l'altro cugino Ikram Ijaz e lo zio Danish Hanain (ritenuto l'esecutore materiale del delitto) - disporrebbero la buca (muniti di pale, sacchetti e piedi di porco) per occultare il cadavere il giorno prima del presunto omicidio premeditato della 18enne. Non solo: il fratello 16enne di Saman ha riferito in più occasioni che, nella notte tra il 30 aprile e il primo maggio, quando la sorella cercò di allontanarsi da casa, intervennero proprio i due cugini in ausilio dello zio chiamato dal padre. E che qualche giorno prima li aveva visti aggirarsi - zio e cugini - nei pressi della sua casa con una pala in mano, con lo zio che allontanò il 16enne che voleva aiutarli. I due cugini - secondo quanto scritto dal gip nei mesi scorsi - "non solo hanno cooperato nello scavo della fossa, ma hanno anche aiutato Hasnain nel bloccarla per poi ucciderla".