La prima volta di Marco Mengoni all'Ariston è stata in gara, nel 2010. Poi, nel 2013, vinse con "L' Essenziale", e poi nel 2019, partecipò come ospite del festival di Claudio Baglioni, con il compito di aprire la manifestazione con un toccante omaggio a Sergio Endrigo.
Oggi è tornato come super ospite nella 72° edizione e ha portato un inno alla gentilezza, sia nei modi, sia nelle performance, sia con la sua musica.
Ricordando la sua vittoria, ha detto: "In questi giorni ho pensato al festival del 2013, non me lo sono goduto abbastanza, avevo solo 24 anni. Ogni volta è stato diverso. Si cresce, si fanno esperienze, ed è bello tornare per vedere come ti rapporti con il palco, quanto riesci a cambiare e a maturare. E' un confronto con te stesso. E con la tua musica che cresce con te. E si diventa più coraggiosi, tanto da uscire con un disco influenzato dal soul, dal rhythm and blues, dal gospel", facendo riferimento al suo ultimo lavoro, 60° disco di platino della sua carriera, “Materia (Terra)”: un percorso in tre album che raccontano le tre differenti e complementari anime che uniscono le ricerche sonore di Marco Mengoni e la sua attenzione verso la contemporaneità.
All'Ariston il cantante ha emozionato la platea proponendo “L'Essenziale” con un nuovo arrangiamento e poi il brano “Mi fiderò”.