La due giorni voluta dal presidente francese Macron

Da Versailles esce un'Europa "unita e responsabile", avanti con le sanzioni a Putin

Si conclude il vertice informale dei capi di stato e di governo nella reggia alle porte di Parigi. Ursula von der Leyen: "Accertare se siano stati commessi crimini di guerra". Scholz: "Usciamo dalla dipendenza energetica dalla Russia"

Da Versailles esce un'Europa "unita e responsabile", avanti con le sanzioni a Putin
AP Photo/Michel Euler
L'inquilino dell'Eliseo ha attaccato il capo del Cremlino per aver riportato la guerra in Europa

Se pensavamo che “la guerra facesse parte della storia, da 15 giorni la scelta della Russia, del presidente Putin, è stata quella di far tornare la guerra in Europa”. È stato a dir poco tranchant Emmanuel Macron, il padrone di casa del vertice europeo di due giorni tenutosi nella reggia di Versailles, vicino a Parigi. Il capo dell’Eliseo, in conferenza stampa con il presidente del Consiglio europeo Charles Michel e la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, ha parlato della forza “dispiegata da Putin contro l'Ucraina e il suo popolo” e ha aggiunto: “Abbiamo tutti preso pienamente coscienza che si tratta anche di uno spartiacque per le nostre società” e “il nostro progetto europeo”.

“Abbiamo risposto da 15 giorni - ha proseguito Macron - con unità, rapidità e senso di responsabilità. Le scelte sono state fatte rapidamente, a ventisette (i paesi membri dell’Ue, ndr), con le nostre istituzioni, e coordinate con l'insieme dei nostri partner nel quadro della Nato e del G7” e un “lavoro diplomatico ha permesso di isolare la Russia in particolare all'Assemblea generale delle Nazioni Unite”.

Ursula von der Leyen durante la conferenza stampa conclusiva del vertice di Versailles AP Photo/Michel Euler
Ursula von der Leyen durante la conferenza stampa conclusiva del vertice di Versailles

Ursula von der Leyen: “Atroce attaccare civili e ospedali”

“Il futuro della Ucraina, il futuro dell'Unione Europea e della nostra democrazia si stanno scrivendo in questo momento”: parole “di peso” anche quelle della presidente della Commissione europea von der Leyen, al termine del summit informale a Versailles. “Quello che sta succedendo in Ucraina è atroce, come è atroce attaccare edifici civili e ospedali. Bisognerà avviare indagini per accertare se siano stati commessi crimini di guerra” ha poi aggiunto la presidente della Commissione, spiegando che la via intrapresa, quella delle aspre sanzioni imposte a Mosca, è quella giusta. “Abbiamo messo in campo sanzioni senza precedenti. Il rublo è a picco, l'inflazione è in forte rialzo, i bond hanno perso il loro valore e la Russia è già in recessione. Questo solo in 15 giorni. Dobbiamo continuare a rispondere con decisione a questi atti atroci”, ha detto la presidente, ribadendo che bisogna proseguire con un quarto round di sanzioni.

Il presidente del Consiglio europeo, il belga Charles Michel (ApPhoto)
Il presidente del Consiglio europeo, il belga Charles Michel

Michel: “Abbiamo dimostrato unità e robustezza”

L'Unione europea invierà aiuti militari all'Ucraina per altri 500 milioni di euro, ha annunciato il presidente del Consiglio Ue Charles Michel, anche lui in conferenza stampa con Macron e von der Leyen. “L'Unione europea ha dimostrato unità, robustezza e solidità capaci di unirci per varare sanzioni senza precedenti" a fronte dell'invasione dell'Ucraina da parte della Russia, ha aggiunto.

Borrell: “Fare come con l’Iran, bloccando l’importazione di petrolio”

Il capo della diplomazia dell’Ue, Josep Borrell, annuncia invece nuove proposte per sanzionare duramente la Russia, anzitutto “una nuova lista di oligarchi sanzionati” oltre alla proposta di “escludere la Russia dalla clausola della nazione più favorita ai sensi delle regole del Wto e per stabilire un altro pacchetto di sanzioni settoriali e finanziarie”. Borrell, intervenendo in video-collegamento dal vertice Ue di Versailles alla plenaria della Conferenza sul futuro dell'Europa in corso al Parlamento europeo a Strasburgo, ha poi aggiunto: “La cosa più importante da fare è tagliare i nostri legami” con la Russia “sul petrolio e sul gas e su questo ho messo alcune proposte sul tavolo”. L’Alto rappresentante per la politica estera dell’Unione europea ha paragonato l’approccio sanzionatorio applicato all’Iran con quello che va fatto ora con la Russia: "È un esempio che dobbiamo tenere in considerazione se vogliamo bloccare il flusso di denaro verso il Cremlino” ha concluso Borrell.

Olaf Sholz a Versailles (GettyImages)
Olaf Sholz a Versailles

Scholz: “Uscire dalla dipendenza dalla Russia”

Sempre sulle questioni energetiche, il cancelliere tedesco Olaf Scholz chiarisce: “Non fermeremo le importazioni che abbiamo nel campo dell'energia in Europa, ma quello che faremo è uscire da questa dipendenza”, spiegando poi che da parte di Berlino “è una decisione consapevole, giustificata e comprensibile” e che c'è “unità” sulle sanzioni alla Russia tra i leader europei. “L'Europa non può prendere le stesse misure” di Usa e Canada, sottolinea ancora Scholz, e aggiunge che l'Ue intende continuare “a spingere su sanzioni che hanno un impatto diretto sulle opportunità di sviluppo economico della Russia, incluse quelle finanziarie".