"Stabilizzare i prezzi"

Powell: "La Fed è pronta ad alzare i tassi più velocemente"

Per il presidente della Banca Centrale Usa "l'inflazione è troppo alta. Gli effetti sull'economia dall'invasione dell'Ucraina sono molto incerti"

Powell: "La Fed è pronta ad alzare i tassi più velocemente"
Il Presidente della Fed Jerome Powell

La Fed, la Banca Centrale degli Stati Uniti, "alzerà i tassi di interesse più velocemente, ovvero più di un quarto di punto se necessario". Lo afferma il presidente, Jerome Powell, sottolineando che la banca “aggiusterà la sua politica, con l'evolversi dell'outlook per centrare i suoi obiettivi”.

Nel suo intervento alla conferenza della "National association of business economics", Powell delinea delle motivazioni della linea future della Banca, in primis "un aumento dell'inflazione maggiore e più persistente delle attese", severità dei problemi alle catene di approvvigionamenti, che inssieme ad una forte domanda, si sono tradotti in inflazione molto alta: "Con l'outlook che si evolve aggiusteremo la politica come necessario, per assicurare un ritorno alla stabilità dei prezzi con un mercato del lavoro forte", aggiunge Powell. La sintesi del presidente della Fed è che "il mercato del lavoro è molto forte, ma l'inflazione è troppo alta". Una miscela che non assicurerebbe dunque la stabilità dei prezzi nel medio e lungo periodo, e di qui l'annuncio di un rialzo dei tassi d'interesse: "Faremo un rialzo dei tassi di 25 punti base, al prossimo o ai prossimi incontri".

Immagini della borsa di Ney York, a Wall Street Allie Joseph/New York Stock Exchange via AP
Immagini della borsa di Ney York, a Wall Street

La reazione delle borse
Dopo la relazione, indici immediatamente giù nel tempio della finanza americano: a Wall Street il Dow Jones cede 297,33 punti, quasi dello -0,9%, S&P 500 perde 17,79 punti (-0,40%), Nasdaq Composite in calo di 117,78 punti (-0,85%). A salire è solo il petrolio Wti al Nymex che guadagna il 5%, a 109,93 dollari al barile. In salita su tutte le borse, anche europee, i titoli legati alle energie fossili: a Piazza Affari, tra i petroliferi oltre a Eni e Tenaris da segnalare anche il +1,3% di Saipem, che entro fine settimana dovrebbe presentare la manovra finanziaria per il risanamento del gruppo. 

 

 

 

Dollari Pixabay
Dollari

In rialzo anche Italgas (+1%) ed Exor (+0,8%), in coda al listino Atlantia (-1,8%) ed ancora giù la Iveco che perde il 2%. Ad influenzare i listini ad ogni modo, probabilmente non solo l'annuncio della Fed, ma anche le parole della presidente della Bce, Cristine Lagarde, secondo la quale "la guerra in Ucraina avrà conseguenze per la crescita economica dell'Europa".

 Sede della Banca centrale europea - BCE Getty
Sede della Banca centrale europea - BCE

Il peso della guerra sull'economia 
E' l'invasione dell'Ucraina a rendere l'outlook instabile, dato che gli effetti sull'economia statunitense e mondiale sono "molto incerti", e "dipenderanno dalla durata e dall'estensione del conflitto" - continua Powell.  

Gli Usa hanno un'inflazione del 7,9%, che sta rapidamente salendo ed una crescita economica che alla lunga, risentirà della perdita di potere d'acquisto degli americani