Il punto alle 6

Guerra in Ucraina: che cosa è successo questa notte 19 marzo

I negoziati non decollano, anzi le truppe russe riescono a bloccare ogni accesso dell'Ucraina sul Mar d'Azov. Ignorato da Mosca l'appello di Zelensky a incontrarsi e parlare

Guerra in Ucraina: che cosa è successo questa notte 19 marzo
AP
I soccorritori lavorano nel sito dell'edificio dell'Accademia nazionale dell'amministrazione statale danneggiato dai bombardamenti a Kharkiv, in Ucraina

Poteva essere la notte in cui il suono delle parole avrebbe potuto sostituire il rumore delle armi, ma così non è stato. La notte che era cominciata con l'invito di Zelensky a parlare, a incontrarsi, a mettere fine alla guerra, è invece andata avanti come le precedenti, con i militari russi che sono riusciti nell'intento di bloccare ogni accesso dell'Ucraina al Mar d'Azov, con le bombe, con le sirene, con nuovo dolore. Ecco quello che è successo questa notte.

  • "Colloqui significativi di pace e sicurezza per l'Ucraina sono l'unica possibilità per la Russia di ridurre i danni causati dai propri errori. È tempo di incontrarsi. Tempo per parlare. È tempo di ripristinare l'integrità territoriale e la giustizia per l'Ucraina. Altrimenti, le perdite della Russia saranno tali che non basteranno diverse generazioni per riparare". Ad affermarlo in un video è il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky.
  • Putin: “Attueremo tutti i nostri piani”, poi telefona a Macron e accusa Kiev di crimini di guerra. Secondo il capo del Cremlino le truppe stanno facendo "tutto il possibile" per non colpire i civili.
  • Le forze russe sono riuscite, nell'area operativa di Donetsk, di privare "temporaneamente" l'Ucraina dell'accesso al Mar d'Azov. Lo riferisce lo Stato maggiore delle forze armate dell'Ucraina secondo quanto riporta 'Ukrainska Pravda'.
  • Le autorità ucraine discuteranno la formula in cui si articolano le aspirazioni euro-atlantiche di Kiev dopo la fine dei colloqui con la Russia. Ad affermarlo è l'agenzia Interfax-Ucraina, citando il presidente del Parlamento Ucraino (Verkhovna Rada), Ruslan Stefanchuk. 
  • Le Nazioni unite hanno consegnato il primo carico di aiuti umanitari nella città ucraina di Sumy. Migliaia di civili sono fuggiti negli ultimi giorni dalla città assediata del nord-est, ma molti altri sono rimasti. "Siamo qui per aiutare i civili più vulnerabili coinvolti nei combattimenti, ovunque si trovino in ucraina", ha affermato il coordinatore Onu dell'unità di crisi per l'Ucraina, Amin Awad.
  • Una delle 3 linee elettriche della centrale nucleare di Zaporizhzhia, la più grande d'Europa, situata nei pressi della città ucraina di Enerhodar, è tornata operativa.
  • I due ex presidenti americani, il democratico Bill Clinton e il repubblicano George W. Bush, hanno manifestato il loro sostegno all'ucraina visitando una chiesa ucraina a Chicago. con indosso nastri blu e gialli, colori della bandiera ucraina, i due ex presidente hanno deposto mazzi di girasoli, fiori simbolo del paese, davanti alla chiesa cattolica dei santi volodymyr e olhae, poi si sono raccolti in preghiera.
  • "Il testo di un possibile trattato tra Russia e Ucraina deve essere approvato prima ancora di menzionare la possibilità di un incontro tra i presidenti di Russia e Ucraina". Lo ha affermato il capo negoziatore russo, Vladimir Medinsky. "Prima ancora di menzionare una riunione dei due leader, le delegazioni di negoziatori devono preparare e concordare il testo di un trattato. successivamente, il testo dovrebbe essere siglato dai ministri degli esteri e approvato dai governi", ha aggiunto.
  • Il premier Draghi mantiene l'impegno a intervenire con 4,4 miliardi, per difendere il potere di acquisto delle famiglie e il tessuto imprenditoriale più esposto con la guerra tra Russia e Ucraina. Lo  fa tassando del
    10% gli extraprofitti delle società energetiche. Ok anche al piano per l'accoglienza di 83mila profughi: il governo è pronto a stanziare 400 milioni per sanità e istruzione.
  • Bosch, il principale produttore europeo di componenti per auto, interrompe la produzione negli stabilimenti russi. La notizia, riferisce la Bbc, giunge dopo le affermazioni di parte ucraina sull'individuazione della fornitura da parte di Bosch di componenti fondamentali per i veicoli della fanteria russa. In Germania si sarebbe aperta un'indagine per verificare possibili violazioni delle sanzioni imposte a Mosca dall'Unione Europea.