L'invasione russa

Minsk come Giuda: da Kiev 30 denari alla Bielorussia per il "tradimento"

Un tenente ucraino consegna 30 monete d'argento alla frontiera della Bielorussia: il compenso per il tradimento compiuto dalle guardie che hanno consentito ai russi di varcare il confine

Minsk come Giuda: da Kiev 30 denari alla Bielorussia per il "tradimento"
(Facebook/Sergey Deineko)
In un gesto altamente simbolico, il capo del Servizio di frontiera dell'Ucraina, Sergei Deineko, ha postato su Facebook un video nel quale un tenente colonnello cerca di consegnare all'ambasciatore bielorusso in Ucraina il sacchetto con 30 monete d'argento destinate al capo del Comitato di controllo della frontiera della Bielorussia

Trenta denari, simbolo del tradimento nella transazione più famosa della storia, la madre di tutte le tangenti, come li definì Papa Francesco. Sono quelli offerti a Giuda Iscariota che vendette Gesù consegnandolo alla morte. Giuda si pentì, restituì i soldi ai sacerdoti e si impiccò. Quelle monete servirono ad acquistare il terreno nel quale fu seppellito il traditore, denominato Akeldama’ o Aceldama,  ovvero “campo di sangue”, il nome aramaico di uno dei luoghi sacri di Gerusalemme. 

In un gesto altamente simbolico, il capo del Servizio di frontiera dell'Ucraina, Sergei Deineko, ha postato su Facebook un video nel quale un tenente colonnello cerca di consegnare all'ambasciatore bielorusso in Ucraina, Igor Sokol, 30 monete d'argento destinate al capo del Comitato di controllo della frontiera della Bielorussia, Anatoly Lappo. Sono il compenso - dice - per il tradimento compiuto dalle guardie di frontiera bielorusse che hanno consentito all'esercito russo di entrare nel territorio ucraino. 

"I russi stanno commettendo un'aperta e sanguinosa aggressione contro l'Ucraina dal territorio della Bielorussia - dice il militare a Sokol nel video -. Come sapete, trenta monete d'argento sono il compenso per il tradimento. Sergei Deineko ha ordinato di consegnare questo "saluto" al suo presidente del Comitato di frontiera, il generale Lappo. Questo è un ordine". 

"Questo è un ordine non per me, ma per te", ha risposto Sokol cercando di allontanarsi, seguito dal militare con le monete.