Il capo del Dipartimento della Protezione civile

Profughi ucraini in Italia, Curcio: "Numeri gestibili, sinergia tra istituzioni per essere pronti"

Finora arrivati nel nostro paese 21.095 rifugiati, solo oggi quattromila rispetto ai tremila di ieri. Le donne la categoria più numerosa, subito dopo i minori. Roma, Milano, Napoli e Bologna le città dove vengono indirizzati

Profughi ucraini in Italia, Curcio: "Numeri gestibili, sinergia tra istituzioni per essere pronti"
LaPresse
Fabrizio Curcio

L’Italia, come gli altri membri dell’Unione europea, continua ad accogliere i profughi in fuga dall’Ucraina: ad oggi sono 21.095 i cittadini espatriati entrati nel nostro paese dall’inizio del conflitto; 10.553 donne, 1.989 uomini e 8.553 minori. Quest’ultimo dato conferma le previsioni dell’Unhcr diffuse oggi: la metà dei rifugiati ucraini sono minori, circa un milione di bambini su un totale di due milioni di profughi.

In Italia, le principali città di destinazione continuano ad essere Roma, Milano, Napoli e Bologna. Oggi, in 24 ore, sono arrivati quasi quattromila persone, un flusso decisamente in aumento rispetto ai tremila di ieri. Fabrizio Curcio, capo del Dipartimento nazionale della Protezione civile, spiega che la collaborazione tra le istituzioni assicurerà un’efficiente risposta dell’Italia alla crisi ucraina.

“La conferenza unificata con regioni, comuni e province, tenuta oggi e presieduta dalla ministra Gelmini, ha rappresentato un ulteriore momento di proficuo confronto tra le tante istituzioni impegnate nell'accoglienza dei cittadini ucraini giunti, e che giungeranno, in Italia” ha dichiarato Curcio, aggiungendo che “la sinergia tra il ministero dell'Interno e le Prefetture con il Servizio nazionale di Protezione civile, unita alla stretta collaborazione con ministeri, enti locali e strutture operative, garantirà un’efficace risposta del paese alla crisi in atto”. Curcio ha poi precisato che “i numeri, al momento, sono gestibili ma lavoriamo ogni ora per farci trovare pronti se e quando cresceranno”.

Intanto, il Viminale avverte i prefetti di tenersi pronti per intervenire con urgenza fornendo ai profughi gli alloggi necessari a sistemarli.