La missione del segretario Onu

Mosca: "Pronti a rappresaglia contro i Paesi Nato se attaccati con armi dell'Occidente"

La conferenza stampa congiunta a Mosca tra il segretario generale dell'Onu e il ministro degli Esteri russo evidenzia tutte le differenze sulle responsabilità della guerra in Ucraina e sullo stallo del negoziato

Mosca: "Pronti a rappresaglia contro i Paesi Nato se attaccati con armi dell'Occidente"
MAXIM SHIPENKOV/POOL/AFP via Getty Images
Mosca, il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres incontra il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov

Stephane Dujarric, portavoce del segretario generale delle Nazioni Unite, ha reso noto che il presidente russo Vladimir Putin ha accettato la partecipazione di Onu e del Comitato internazionale Croce Rossa all'evacuazione dei civili dall'Azovstal. "Il presidente ha accettato in linea di principio la partecipazione dell'Onu e del Comitato internazionale della Croce Rossa all'evacuazione dei civili dallo stabilimento Azovstal di Mariupol", ha fatto sapere Dujarric.

In precedenza, l'incontro a Mosca tra il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, e il ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov, è stato "molto aperto e onesto". Guterres, durante la conferenza stampa congiunta, ha ammesso di non avere chiaro quale sia l'obiettivo di Mosca. "È chiaro che ci sono due posizioni diverse: secondo la Russia, quello che sta avvenendo è un'operazione militare speciale con un obiettivo non ancora annunciato. Per l'Onu, l'invasione russa dell'Ucraina è una violazione dell'integrità territoriale", ha detto il segretario generale. Lavrov ha aggiunto che "se continua l'invio di armi dall'Occidente il negoziato sarà difficile". 

Preoccupa la situazione in Transnistria dopo gli "attacchi terroristici" di ieri che, secondo la repubblica separatista filo-russa sono stati effettuati da tre persone provenienti dall'Ucraina. I ministri della Difesa di 40 Paesi si incontrano a Ramstein per discutere di come armare l'Ucraina. La Cina chiede di mantenere la calma, dopo le parole pronunciate ieri da Lavrov, il quale ha avvertito del rischio di un nuovo conflitto mondiale, innescato dal coinvolgimento dell'Occidente nella guerra. Mosca intanto ha minacciato di colpire, come rappresaglia, i Paesi Nato, rispondendo al governo britannico, secondo cui è legittimo che Kiev colpisca il suolo russo con le armi fornite dall'Occidente.

Chiara la posizione del segretario Onu:  "Siamo interessati a trovare le condizioni di un cessate il fuoco in Ucraina il prima possibile, dobbiamo fare tutto ciò che è possibile" per questo obiettivo. “Oggi ho un rimpianto” ha aggiunto Guterres - “l'Onu non è stata parte dell'accordo di Minsk, capisco le sofferenze da parte russa, ma queste sofferenze possono essere alleviate grazie alla Corte internazionale, eppure rileviamo che non abbiamo truppe ucraine in Russia, ma invece ci sono russi in Ucraina”. Guterres si è detto inoltre "preoccupato per i rapporti su violazioni e potenziali crimini di guerra" in Ucraina "che richiedono indagini indipendenti" per essere appurati. "C'è bisogno di corridoi umanitari davvero sicuri ed efficaci e che vengano rispettati da tutte le parti", ha aggiunto. 

La richiesta di Kiev è chiara: prima dell'incontro è stato lo stesso ministro degli Esteri ucraino a chiedere al segretario generale delle Nazioni Unite di premere sulla Russia per l'evacuazione del porto assediato di Mariupol. “E' davvero qualcosa che l'ONU è in grado di fare. Un vero passo avanti”, ha detto all'Associated Press il ministro degli Esteri Kuleba.

Lavrov torna a ricordare il pomo della discordia - secondo Mosca - e cioè che "la situazione in Ucraina è il risultato dell'espansione incontrollata della Nato" a Est e che “l'Onu non ha reagito al sabotaggio degli accordi di Minsk” del 2015, ha detto ancora una volta il capo della diplomazia russo. E "se continuerà" l'invio di armi dall'Occidente all'Ucraina, "dal negoziato difficilmente sortirà un risultato", ha aggiunto, parlando di vero e proprio “sabotaggio grossolano da parte di Kiev” dell'accordo che pure fa parte del diritto internazionale.

“Questo tipo di discorso non si può rimandare all'infinito, prima o poi arriverà il momento della verità, nessuno vuole guerre, ma esigere risposte da chi viola le carte dell'Onu è la strada, perché questo momento della verità arriverà e si deve porre un dialogo onesto". “Per quanto riguarda il negoziato siamo favorevoli, ma la trattativa con Zelensky è andata male perché lui si è rimangiato quello che ha detto la settimana prima”. Ieri dal Cremlino Lavrov aveva parlato di terza guerra mondiale come ”un pericolo reale”, dichiarazione che ha preoccupato il mondo intero. 

Conferenza stampa Guterres e Lavrov 260422 Rainews.it
Conferenza stampa Guterres e Lavrov 260422

Un incontro atteso che non avveniva dall'inizio di quella che Mosca si ostina a definire una "operazione militare speciale sulla protezione del Donbass", il 24 febbraio. L'ultima volta che i due politici si sono incontrati faccia a faccia è stato nel gennaio 2020 a una conferenza internazionale sulla Libia a Berlino". Kiev ha chiesto al numero uno delle Nazioni Unite di intervenire per garantire un corridoio umanitario dalle acciaierie Azovstal di Mariupol.

Guterres più volte ha espresso sostegno agli sforzi diplomatici, anche quelli proposti dalla Turchia di Erdogan che si impegna a chiedere a Putin un cessate il fuoco. Tra i due stamane un colloquio telefonico con la centro la situazione in Ucraina. Lo rende noto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, secondo quanto riferisce Interfax. Il presidente russo è convinto che l'Occidente “vuole distruggerci” ed è per questo che ha dato ordine di intensificare l'attacco russo a Sud e a Est del paese, specie nella regione di Kherson.

Dunque sono alte le aspettative sulla missione del segretario Onu, che si svolge mentre a Ramstein in Germania, alla base militare americana,  è in corso un vertice dei ministri della Difesa di oltre 40 paesi, vertice aperto stamane dal segretario della Difesa Usa Lloyd Austin. 

Mosca, il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres in un incontro con il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov MAXIM SHIPENKOV/POOL/AFP via Getty Images
Mosca, il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres in un incontro con il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov

Dopo l'incontro con il ministro Lavrov, il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, ha incontrato a Mosca anche il presidente russo, Vladimir Putin

“I colloqui vanno avanti, si tengono online, speriamo ci siano risultati positivi. Ma senza un accordo sulla Crimea e sul Donbass non è possibile firmare garanzie di sicurezza sull'Ucraina”, ha affermato Putin. "La situazione nel 2014 era analoga a quella del Kosovo, che era pronto all'indipendenza: stesso discorso per la Crimea, ma questo passo è stato impedito, purtroppo gli ucraini non hanno rispettato il risultato del referendum anche nelle repubbliche di Lugansk e Donetsk, e questo è all'origine della crisi di oggi. L'Ucraina ha cercato di risolvere la questione con le armi, le repubbliche del Donbass si sono trovate isolate, Kiev non ha ammesso l'embargo e la violazione degli accordi di Minsk". Questa l'analisi di Vladimir Putin. 

"Siamo tutti uguali"

"Nella carta delle Nazioni Unite, tutti i membri sono uguali, sullo stesso livello, a prescindere da dove si trovano sul mappamondo. Credo che bisogna pensare a quello che c'è scritto nella Bibbia, nel Corano, nella Torah: siamo tutti uguali. Mi sembra strano che qualcuno pensi di essere diverso o migliore": lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin, in apertura dei colloqui con il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres. I due, nel corso del colloquio durato circa un'ora, sono stati seduti l'uno di fronte all'altro, al lungo tavolo bianco che si è già visto quando Putin, nelle scorse settimane, ha ricevuto altri leader stranieri.

"A Bucha la Russia non c'entra"

"Sappiamo chi ha messo in scena la provocazione a Bucha, con cui l'esercito russo non ha niente a che fare". Lo ha detto il presidente russo, Vladimir Putin, al segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres. “La provocazione a Bucha è giunta per sabotare gli importanti passi avanti dei colloqui di Istanbul”.

Guterres a Putin: soluzione con strumenti contemplati da Onu

"Qualsiasi regola stabilita deve esserlo con il consenso della comunità internazionale e nel rispetto del diritto internazionale". Lo ha detto il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, nel suo incontro con il presidente russo Vladimir Putin. "Questa questione deve essere risolta con strumenti stabiliti dallo statuto dell'Onu", ha aggiunto.