Il lockdown

Cina, Huawei: "Shanghai torni a produrre o gravi conseguenze"

Tutta l'industria dell'automotive sulla chiusura totale a oltranza della città per contenere Omicron: "Riprendere la produzione entro maggio o rischio blocco totale"

Cina, Huawei: "Shanghai torni a produrre o gravi conseguenze"
Ap
Centro quarantena Covid allo Shanghai New International Expo Center

La società cinese Huawei ha espresso la sua preoccupazione sulle pesanti ricadute economiche dovute al rigido lockdown di Shanghai, la cui produzione autonomobilistica è a rischio di un blocco totale se non si riprende a correre entro Maggio.

In un post sulla piattaforma di messaggistica "WeChat", Richard Yu - capo della divisione consumer e auto della Huawei - ha avvertito "se Shanghai non riprenderà la produzione entro Maggio tutti gli attori del comparto hi-tech ed industriale, che hanno processi di produzione e distribuzione nell'area, arriveranno ad uno stop completo, specialmente l'industria dell'automotive". Secondo Yu questo con "gravi conseguenze e massicce perdite all'intera industria". Tra gli altri "avvertimenti" più recenti, quello di He Xiaopeng - capo del gruppo di veicoli elettrici Xiao Peng- secondo il quale, tutto il settore dell'automotive - quasi il 5% del Pil dell'intero paese - è a rischio di blocco totale.

La politica dei contagi zero ad oltranza
Il presidente Xi Jinping, in settimana ha ribadito la necessità di mantenere la politica dei "contagi zero" per contenere la peggiore ondata di Covid-19 dalla crisi di inizio 2020: ancora bloccaa da oltre due settimana una città di 26 milioni di residenti, con crescenti tensioni con forze dell'ordine e personale sanitario.
Molte aziende - tra cui Tesla ed altri colossi cinesi e di Taiwan che hanno impianti nella città - hanno sospeso le attività, in assenza di segnali chiari sulla fine del lockdown. I casi accertati o asintomatici sono ancora sopra quota 20.000.