Schiacciante maggioranza anche alle amministrative

Elezioni presidenziali in Serbia, l'uscente Vucic confermato al primo turno

Alexandar Vucic, capo dello Stato dal 2017, trionfa nel Paese e nella capitale, dove il suo sindaco va verso la vittoria. Agli elettori promette un "governo forte e stabile", conferma la neutralità militare e i buoni rapporti con la Russia

Elezioni presidenziali in Serbia, l'uscente Vucic confermato al primo turno
(Getty Images)
L'esultanza del presidente riconfermato Aleksandar Vucic a Belgrado

“Un enorme grazie ai cittadini della Serbia”: con queste parole Aleksandar Vucic, presidente uscente e ricandidato alla carica di capo dello Stato, ha rivendicato una vittoria schiacciante alle elezioni presidenziali. “Sono infinitamente orgoglioso e infinitamente felice. Credo in una vittoria significativa e convincente e credo che tutti otterranno ciò che si meritano" ha poi aggiunto il confermato neopresidente, come riporta il Financial Times.

Trionfo al primo turno

Vucic, nel rivendicare la larga vittoria al primo turno delle presidenziali di oggi, sottolinea anche il grande successo del suo Partito del progresso serbo (Sns, conservatore) nelle parlamentari anticipate, tenutesi in contemporanea alle presidenziali e alle amministrative, a Belgrado e in altri 13 comuni. Parlando in tarda serata al quartier generale del suo partito, affiancato dai membri del governo e dai leader del movimento, Vucic ha detto che, in base ai dati elaborati dal suo staff, alle presidenziali ha ottenuto fra il 59,9% e il 61%, pari a due milioni e 250 mila voti. Il suo principale avversario, Zdravko Ponos, candidato dell'opposizione unita, ha ottenuto il 17,7%, a Milos Jovanovic del movimento Nada (Speranza per la Serbia) è andato il 5,9%. Alle parlamentari, ha illustrato ancora Vucic, il Partito del progresso serbo ha ottenuto il 44%, all'opposizione unita è andato il 13,6%, al Partito socialista (Sps) di Ivica Dacic l'11,4%.

Maggioranza assoluta dei seggi in Parlamento

Il suo intervento è stato salutato da applausi continui da parte dei sostenitori, che lo hanno a lungo acclamato. “Ringrazio tutti”, ha scandito Vucic, che ha sottolineato come la giornata elettorale sia trascorsa in modo ordinato e tranquillo, ad eccezione di qualche tentativo isolato di creare tensione. “Il prossimo governo sarà molto forte e stabile” ha assicurato il confermato neopresidente: grazie al trionfo elettorale, infatti, il suo partito potrà contare su 126 seggi sul totale dei 250. “Di sicuro”, ha proseguito Vucic, “proseguirà l'alleanza con l'Unione degli ungheresi di Voivodina, con cui sarà garantita la maggioranza assoluta”. Non ha fatto riferimento, invece, al Partito socialista di Ivica Dacic, anch'esso alleato nel governo uscente, e che con ogni probabilità continuerà a far parte della coalizione dell’esecutivo.

Vucic si è detto orgoglioso di aver vinto le presidenziali per la seconda volta al primo turno, sottolineando come il suo successo sia andato ben oltre quello conseguito dai suoi predecessori Tomislav Nikolic e Boris Tadic, che al primo turno ottennero rispettivamente circa 950 mila e 850 mila voti. Il presidente rieletto ha ringraziato anche i serbi del Kosovo e quelli della Republika Srpska, che hanno votato per lui al 90%.

Aleksandar Vucic è nato a Belgrado nel 1970 e domani festeggia il suo 52esimo compleanno (Ansa)
Aleksandar Vucic è nato a Belgrado nel 1970 e domani festeggia il suo 52esimo compleanno

I rapporti con Mosca

Aleksandar Vucic ha poi detto che la Serbia intende mantenere buoni rapporti in molti settori con la Federazione russa, ma che proseguirà nella sua politica di neutralità militare. “Dobbiamo vedere cosa fare per ciò che concerne il petrolio, vi saranno colloqui sul gas. Continueremo ad affrontare tali problemi, ma quello che è importante per gli europei, per i russi e per gli americani è che proseguiremo nella politica di neutralità militare e non aderiremo ad alcuna alleanza militare”, ha detto Vucic rispondendo a una giornalista russa al termine del suo intervento in tarda serata al quartier generale del partito Sns. E ha aggiunto di poter garantire che nessuno in Serbia metterà mai al bando Dostojevski o Caikovski.

Vittoria anche a Belgrado

Il Partito del progresso serbo del presidente Aleksandar Vucic è dato in testa anche alle amministrative a Belgrado. Secondo proiezioni dei due istituti di ricerche demoscopiche Ipsos e CeSID, sulla base dell'elaborazione del 46,3% dei campioni in loro possesso, all'Sns è andato il 39,1% dei voti. Candidato alla carica di sindaco per l'Sns è Aleksandar Sapic, ex campione di pallanuoto e figura politica in forte ascesa. Al secondo posto in termini di consensi figura il cartello di opposizione “Uniti per la vittoria di Belgrado” con il 20,1% (candidato sindaco Vladeta Jankovic), seguito dal movimento progressista e ambientalista Moramo (Dobbiamo) col 10,3% (candidato Dobrica Veselinovic) e la lista che fa capo al Partito socialista con il 7% dei voti (candidato Toma Fila).