Da Kiev complotto per uccidere giornalista

Putin accusa Usa e Ue: satelliti contro di noi. E dichiara "guerra alle fake news"

Il presidente russo accusa l'occidente di "cercare di distruggere la Russia dall'interno"

Putin accusa Usa e Ue: satelliti contro di noi. E dichiara "guerra alle fake news"
Rainews.it
Vladimir Putin

Il presidente russo Vladimir Putin ha ordinato di prendere “misure immediate contro la diffusione di ‘'fake news',” in risposta agli appelli su internet per organizzare proteste non autorizzate, riferisce l'agenzia russa Tass. Putin ha aggiunto che i servizi speciali esteri, inclusa la Cia, sembrano aver consigliato Kiev in merito al tentato omicidio di giornalisti russi e ha detto che il servizio di sicurezza federale, Fsb, ha sgominato un gruppo terroristico che stava pianificando di assassinare un importante giornalista televisivo russo: "Questa mattina sono state fermate le attività di un gruppo terroristico che ha pianificato l'assassinio di un importante giornalista russo", ha detto Putin in una riunione del consiglio di amministrazione dell'ufficio del procuratore generale. "Certamente lo negheranno ora, ma i fatti e le prove sono incontrovertibili". Secondo quanto riferisce Interfax si tratta del giornalista Vladimir Soloviev, molto vicino al presidente, la cui uccisione sarebbe stata pianificata da gruppi neonazisti - si legge sulla Tass - su ordine dei servizi segreti ucraini.

Secondo il presidente russo, gli Stati Uniti e l'Unione Europea "stanno utilizzando i loro satelliti in Ucraina per cercare di distruggere la Russia dall'interno ma hanno fallito anche in questo perché la società russa ha mostrato tutta la sua maturità e il suo sostegno alle forze armate". Putin si è detto "sorpreso" dai "diplomatici americani ed europei che utilizzano i satelliti per ottenere la vittoria sul campo di battaglia". "E' una diplomazia bizzarra, i diplomatici dovrebbero chiedere soluzioni diplomatiche", ha detto Putin, affermando che in questo "l'Occidente sta mostrando tutto il suo passato coloniale".

 

 

Intanto, la Russia annuncia ufficialmente di aver bloccato più di 85mila notizie "inaffidabili" sulla guerra in Ucraina, secondo il servizio di supervisione federale delle telecomunicazioni russo, Roskomnadzor, da quando è iniziata l'operazione militare in Ucraina due mesi fa. Lo ha affermato il vicedirettore del dipartimento Vadim Subbotin, che sottolinea: "Stiamo adottando misure per proteggere i nostri cittadini e gli interessi del nostro Paese nel campo dell'informazione. Durante l'operazione militare speciale, Roskomnadzor ha bloccato più di 85.000 di questo tipo. 

Subbotin si  anche lamentato che alcune società straniere insistono nel non modificare la loro posizione "radicale" assunta negli ultimi mesi, come Meta, benché bandita nel Paese, e Google – oggetto di una multa da parte di Mosca pari a 88 milioni di euro per non aver rimosso dal motore di ricerca "informazioni false" sulla Russia.

Più di 5,8 milioni di notizie false, relative all'operazione militare speciale della Russia in Ucraina, sono già state rilevate online, afferma dal canto suo la direttrice della Safe Internet League russa, Ekaterina Mizulina. "Ora siamo nel mezzo di una guerra dell'informazione, ha aggiunto, sottolineando che l'organizzazione monitora oltre 240 milioni di fonti online, inclusi social network russi e stranieri, nonché oltre 40.000 media in Russia e in tutto il mondo. Nelle sue parole, "una seria campagna di informazione contro Russia e russi" è ora in corso a livello globale.

A causa di "informazioni sull'Ucraina" non allineate sulle posizioni russe, infine, chess.com, uno dei principali siti di scacchi online è diventato non disponibile in Russia, riportano le agenzie locali, nonostante la popolarità del gioco in Russia e del predominio dei suoi giocatori a livello internazionale. La censura su chess.com, decisa da Roskomnadzor, l'agenzia per le telecomunicazioni russe, sarebbe in realtà scaturita a causa dell’ex gran maestro russo di scacchi Sergey Karyakin, che nel suo canale Telegram ha sistematicamente espresso sostegno al presidente Vladimir Putin. La posizione di Karyakin sarebbe al momento "all'esame della Commissione etica della Fide (la Federazione internazionale degli scacchi) e potrebbe perdere il diritto di giocare" riportava chess.com nel marzo scorso.