Partito da Ancona era diretto in Albania

Rimorchiatore affonda al largo di Bari: 5 morti, la procura indaga per naufragio e omicidio colposo

Tre corpi dei marittimi sono stati recuperati da una motovedetta croata, altri due sono stati individuati. Salvo il comandante

Rimorchiatore affonda al largo di Bari: 5 morti, la procura indaga per naufragio e omicidio colposo
Ansa
motovedetta Sar della Guardia Costiera croata

Si aggrava il bilancio del tragico incidente, avvenuto in acque internazionali di competenza croata, che ha coinvolto un rimorchiatore italiano affondato a circa 50 miglia dalla costa di Bari. Sale a 5 il numero delle persone che hanno perso la vita

A bordo dell'imbarcazione c'erano in tutto sei marittimi: solo uno di loro, il comandante, un 63enne siciliano, è stato tratta in salvo e si trova adesso in ospedale nel Policlinico di Bari. Altri tre sono stati recuperati morti, mentre gli altri due componenti dell'equipaggio sono stati individuati in mare, e sono in corso le attività di recupero delle salme. Le cinque vittime sono due marchigiane, due pugliesi e una tunisina.

Sul posto sono al lavoro gli uomini della Capitaneria di Porto di Bari e i colleghi di Ancona, la Procura di Bari ha aperto un fascicolo di indagine per naufragio e omicidio colposo.

 

capitaneria di Porto di Bari Capitaneria di Porto di Bari
capitaneria di Porto di Bari

A quanto si apprende le motovedette della Guardia Costiera barese hanno avuto difficoltà a raggiungere il luogo dell'affondamento a causa del vento molto forte. Il rimorchiatore ‘Franco ’ battente bandiera italiana era partito da Ancona e diretto in Albania.

Il riconoscimento delle vittime

E' stato identificato e riconosciuto ufficialmente dai famigliari uno dei tre corpi appartenenti ai marinai morti nel naufragio. Si tratta del 65enne di Ancona Luciano Bigoni. Domani arriveranno a Bari i famigliari degli altri due marinai ai quali, stando a una prima identificazione, apparterrebbero le altre due salme. Le operazioni di riconoscimento si svolgono nell'istituto di medicina legale del Policlinico di Bari con i medici legali Antonio De Donno e Francesco Introna, ai quali nei prossimi giorni la Procura di Bari valuterà se conferire anche l'incarico per le autopsie. Dei sei componenti l'equipaggio, oltre al comandante, il 63enne di Catania Giuseppe Petralia, che si è salvato, due risultano tuttora dispersi, entrambi di Molfetta (Bari), Mauro Mongelli di 59 anni e Sergio Bufo di 60 anni. 

Le prime ricostruzioni della tragedia

Secondo quanto si sta iniziando a ricostruire, la nave era impegnata nel rimorchio di un pontone, che si è sganciato al momento dell'affondamento, per essere soccorso alla deriva con 11 persone a bordo. Sul posto sono stati indirizzati mezzi militari e civili impegnati nelle ricerche: tra cui 5 mercantili, diverse unità della Guardia Costiera e della Guardia di Finanza, velivoli della Marina militare, dell’Aeronautica e dell’aviazione della Croazia, sotto il coordinamento unico dalla Capitaneria di porto di Bari. È stata la motonave Split, battente bandiera Croata, a recuperare il comandante, unico sopravvissuto. Per gli altri 5 marittimi, non c'è stato nulla da fare, complici anche le pessime condizioni meteo del mare, riprese dall'aereo 'Manta' Atr42 della Guardia Costiera italiana in sorvolo sull’area di ricerca.