Complotto per uccidere l'ex presidente

Il piano dell'Isis per uccidere George W. Bush a Dallas. Sventato dall'FBI

Il progetto di assassinare l'ex presidente in Texas bloccato dal Federal Bureau grazie ad un agente sotto copertura a cui si era rivolto l'organizzatore dell'attentato

Il piano dell'Isis per uccidere George W. Bush a Dallas. Sventato dall'FBI
alyssa pointer/pool/afp via getty images
George W. Bush

L'Isis voleva uccidere l'ex presidente americano, George W. Bush, a Dallas, in Texas: il piano fu sventato dall'Fbi. Lo riporta la rivista Forbes, citando fonti del Federal Bureau. 
Un membro dell'organizzazione terroristica - con base a Columbus, in Ohio - era volato a Dallas lo scorso novembre (la stessa città dove fu assassinato il presidente John Kennedy nel 1963), girando un video dell'abitazione di Bush, iniziando a reclutare personale per portare a termine la sua missione. Gli assassini che l'uomo voleva usare, erano suoi compatrioti che dovevano essere fatti entrate illegalmente negli Usa dal Messico. Il piano fu sgominato dall'Fbi che  - riporta sempre Forbes - aveva scoperto quanto si stava organizzando grazie a due informatori, ed alla sorveglianza sull'account WhatsApp della mente dell'attacco. 

L'uomo voleva uccidere l'ex presidente, ritenendolo responsabile dell'uccisione di molti iracheni e della distruzione dell'Iraq, con l'invasione militare americana del 2003, entrato negli Stati Uniti nel 2020, aveva presentato una richiesta di asilo - che ancora non è stata valutata dalle autorità americane. Nel novembre dell'anno successivo, nel 2021, l'uomo aveva rivelato ad uno degli informatori del Federal Bureau of investigation sotto copertura di "voler uccidere Bush", chiedendo all'agente "come poter ottenere un badge falso della polizia e di autorità federali per compiere la sua missione", per la quale voleva far entrare nel paese altri quattro iracheni. 

Il presunto organizzatore del piano - che sosteneva di far parte di un'unità chiamata "Al-Raed" ("Tuono"), guidata da un ex pilota iracheno per Saddam Hussein, poi deceduto - ha affermato di voler anche trovare e assassinare un ex generale iracheno, che avrebbe aiutato gli americani durante la guerra in Iraq, che credeva stesse vivendo sotto un'identità fittizia negli Stati Uniti.

Fino a sette membri del gruppo sarebbero stati inviati negli usa per uccidere il presidente Bush - secondo una conversazione descritta nel mandato Fbi di cui Forbes ha avuto visione - mentre il compito del sospetto era di "localizzare e condurre la sorveglianza sulle residenze ed uffici dell'ex presidente Bush, ed ottenere armi da fuoco e veicoli da utilizzare nell'assassinio".