IL PUNTO ALLE 6

Comunali, si conferma il sorpasso di Fratelli d'Italia sulla Lega e il crollo dei Cinque Stelle

Il PD resta primo partito, ma le coalizioni di centrosinistra non si impongono

Comunali, si conferma il sorpasso di Fratelli d'Italia sulla Lega e il crollo dei Cinque Stelle
Ansa
Giorgia Meloni durante le votazioni per eleggere il Presidente della Repubblica

Il centrodestra, quando si presenta unito vince. Questo è il primo dato delle comunali di domenica. I risultati delle liste anche nelle città del Nord certificano poi che Fratelli d'Italia è diventato il primo partito della coalizione, il sorpasso sul Carroccio, già preconizzato dai sondaggi, ora è un fatto acquisito. L'obiettivo dichiarato di tutto il centrodestra resta quello di una coalizione coesa per replicare alle Politiche lo stesso successo, ma il resto è motivo di divisione: i nuovi equilibri fanno ricordare la regola secondo cui sarà il partito che alle Politiche prenderà più voti a esprimere il candidato premier.

Giorgia Meloni mantiene l'undestatement, nella prima parte della sua conferenza stampa, ribadisce che "oggi non è giorno di polemiche" e chiede di "lavorare sul bicchiere mezzo pieno" ma poi, sollecitata dai cronisti presenti, non resiste. E così, dopo avere definito il suo partito "forza traino del centrodestra" e, dando per scontata la fine politica di M5s , chiede apertamente a Matteo Salvini e a Silvio Berlusconi di togliere l'appoggio al governo Draghi ("fossi in loro io lo farei"), "La forza principale che sostiene Draghi non esiste praticamente più, mi aspetterei che una politica responsabile dicesse il governo è finito, che si va al voto perché questo Parlamento che mantiene in piedi il Governo non rappresenta l'Italia".

Dove il centrodestra si presenta diviso, invece, la spunta il centrosinistra, con il Pd che rivendica di essere il primo partito in Italia. Questo è l'altro dato della tornata elettorale: il centrosinistra torna ad essere competitivo anche a Nord. Lo stesso Nord del Paese che fino a pochissimo tempo fa era appannaggio dell'alleanza Lega e Forza Italia e che appariva inespugnabile. Un esempio per tutti: Damiano Tommasi che va al ballottaggio a Verona, una città dominata da una destra che si è presentata al voto spaccata. Il Pd vince anche a Padova, Piacenza, Lodi e probabilmente passerà anche a Parma.

È la vittoria di Lodi a regalare le maggiori soddisfazioni al partito: era stata scelta dal segretario Enrico Letta per la chiusura della campagna elettorale. Lodi è stato infatti uno dei Comuni simbolo della sconfitta del Pd alle amministrative del 2017.

Il campo largo teorizzato dallo stato maggiore democratico si deve scontrare con la realtà delle urne che consegnano un risultato impietoso per il Movimento cinque Stelle. Si comincia proprio da Parma, dieci anni fa Stefano Pizzarotti fu il primo sindaco dei Cinque Stelle, poi la storia finì male: lui fu espulso e il movimento, dopo l'apogeo delle politiche del 2018, si trova in caduta libera. Quasi mai il Movimento, che rappresenta quasi un terzo del Parlamento, arriva alla doppia cifra, molto spesso si ferma sotto al 5%.

Il leader Giuseppe Conte riconosce i risultati deludenti, anche se ricorda che "le amministrative sono sempre tabù per il M5s".  Non cerca scuse l'ex premier: "Non sono qui per nascondermi dietro la costante storica: i dati che emergono non ci soddisfano. Non possiamo cercare giustificazioni di comodo" e ammette che "c'è incapacità nell'intercettare le sofferenze dei cittadini". Ma questa è esattamente la 'mission' che il cosiddetto campo largo assegna al Movimento cinque Stelle. Così diventa sempre più difficile resistere alla tentazione centrista, è di ieri l'ultimo invito in questo senso spedito da Matteo Renzi al Pd, così come non possono passare inosservati i buoni risultati ottenuti da Azione di Carlo Calenda