Sport e inclusività

Nuoto: la Federazione mondiale limita la partecipazione alle gare delle atlete transgender

Alle atlete sarà permesso partecipare alle gare di alto livello solo se hanno completato la transizione prima dei 12 anni. Al contempo si pensa a una nuova 'categoria aperta' anche alle atlete transgender

Nuoto: la Federazione mondiale limita la partecipazione alle gare delle atlete transgender
AP
Il dibattito sulla partecipazione delle atlete transgender, nelle gare di nuoto, si è intensificato dopo che la nuotatrice dell'Università della Pennsylvania Lia Thomas è diventata la prima campionessa NCAA transgender nella storia della Divisione I, con la vittoria nei 500 yard stile libero femminili all'inizio di quest'anno.

La Fina, l'organo di governo mondiale del nuoto, ha votato oggi per limitare la partecipazione delle atlete transgender alle competizioni femminili di alto livello e per creare un contestualmente un gruppo di lavoro che nei prossimi 6 mesi sarà incaricato di stabilire una nuova ‘categoria aperta’ anche ai transgender, che dovrebbe essere almeno per ora limitata ad alcuni eventi. La decisione è stata presa durante il congresso generale straordinario della Fina a margine dei campionati del mondo di Budapest, dopo che i membri hanno ascoltato il rapporto redatto da una ‘commissione transgender’ composta da importanti figure mediche, legali e sportive.

Con questa nuova policy, saranno ammesse alle principali gare solamente le atlete transgender che hanno effettuato la transizione da uomo a donna, prima di aver compiuto i 12 anni. Le nuove regole sono state approvate con una maggioranza di circa il 71% dopo essere stata presentate ai membri di 152 federazioni nazionali con diritto di voto che si erano riunite per il congresso alla Puskas Arena. I diritti dei transgender sono diventati un importante argomento di discussione poiché nello sport si sta provando a bilanciare l'inclusività garantendo al contempo che non vi sia alcun vantaggio ingiusto. Il dibattito si è intensificato dopo che la nuotatrice dell'Università della Pennsylvania Lia Thomas è diventata la prima campionessa NCAA transgender nella storia della Divisione I dopo aver vinto le 500 yard stile libero femminili all'inizio di quest'anno. Ha seguito il sollevatore di pesi neozelandese Laurel Hubbard diventando il primo atleta transgender a competere ai Giochi Olimpici di Tokyo lo scorso anno.

Presidente Fina: “Saremo la prima federazione a creare una nuova categoria aperta”

"Non voglio che a un atleta venga detto che non può competere ai massimi livelli", ha detto Husain Al-Musallam presidente della Federazione internazionale (Fina) durante il congresso straordinario tenutosi durante i Campionati del Mondo di nuoto a Budapest. "Fonderò un gruppo di lavoro per creare una categoria aperta durante le nostre competizioni. Saremo la prima federazione a farlo".