Dante Belisari, il figlio dodicenne di Elio, ha scatenato la folla del “Concertozzo di fine sfiga” che a Bergamo ha riunito il gruppo delle “Storie Tese” per raccogliere fondi a sostegno dei profughi ucraini.
Diecimila i presenti per assistere all'evento a chiusura del progetto #insiemeperlamusica promosso dal Trio Medusa e Radio Deejay, in collaborazione con l’organizzazione internazionale umanitaria Cesvi.
“Sono autistico e ne vado fiero”, ha gridato il figlio di Elio dal palco, a fianco a Nico Acampora, il fondatore di Pizzaut, la pizzeria gestita da ragazzi autistici.
E poi ancora: “Godetevi lo spettacolo, ma per favore rispettate le persone autistiche”. Simpatico e disinvolto il figlio del cantante ha portato un messaggio molto serio con l'ironia che evidentemente contraddistingue la sua famiglia “Si vede che è figlio d'arte”, ha commentato Acampora, l'ideatore della pizzeria il cui ormai celebre grembiule rosso è già stato indossato perfino da papa Francesco.
Il ricavato del “Concertozzo”, nome dato alla serata che ha registrato il tutto esaurito, sarà devoluto all'organizzazione umanitaria Cesvi per i profughi in arrivo dall'Ucraina. La scaletta ha previsto i grandi classici degli “Elii”, da “John Holmes” a “Cara ti amo”, ma anche l'esibizione di uno dei ragazzi di Pizzaut che ha eseguito “When the Saints go marching in” al violino.
La diagnosi per Dante è arrivata precocemente, dato che la presenza del gemello, Ulisse, ha consentito già da piccolissimi un confronto cognitivo. Elio si spende da anni per sensibilizzare sul tema dell'autismo "l'Italia che è ancora all'anno zero, anzi sottozero" per quanto riguarda l'assistenza a persone che, in molti casi, non sono autosufficienti. Ecco quindi che anche la serata a favore dell'Ucraina, nata in collaborazione con il Trio Medusa e Radio Deejay per celebrare il ritorno della musica live è stata un' occasione importante per portare avanti questa causa, avvalorata dalle parole di Dante.