Preoccupazioni geopolitiche ed economiche

Tensioni Usa-Cina: borse giù dall'Asia all'Europa e mercati nervosi con Pelosi a Taiwan

Con l'attenzione alla guerra in Ucraina e alla crisi energetica in Europa, gli investitori temono le che le ripercussioni potrebbero ulteriormente il quadro e spingere ancora di più l'inflazione minacciando la già zoppicante ripresa economica

Tensioni Usa-Cina: borse giù dall'Asia all'Europa e mercati nervosi con Pelosi a Taiwan
AP
Nancy Pelosi in visita a Taiwan

La visita della speaker della Camera americana, Nancy Pelosi, a Taiwan innervosisce i mercati finanziari che intravedono all'orizzonte nuove tensioni geopolitiche e potenziali ripercussioni economiche. Dall'Asia all'Europa passando per Wall Street, i listini sono in calo con scambi contrassegnati dalla cautela in attesa di capire se a quella che la Cina definisce una "provocazione" arriveranno delle risposte serie. 

La borsa di Shanghai perde il 2,26%, mentre Shenzhen cede il 2,92% e Hong Kong il 2,36%. Non si salva dal trend di calo il vecchio continente che riesce però a contenere le perdite. Lo Stoxx Europe 600 ha chiuso in calo dello 0,9%. Londra si è fermata in parità (-0,06%), Parigi ha perso lo 0,42%, Francoforte lo 0,23%, Madrid lo 0,15% e Milano lo 0,35%. Dopo un avvio negativo Wall Street ha tentato il rimbalzo ma senza riuscirci. 

I listini procedono negativi appesantiti dai timori di una recessione e di una Fed aggressiva. Fra gli investitori è tornata a farsi largo l'idea che la Banca centrale americana sia lungi dall'aver terminato la sua campagna di rialzi dei tassi. La battaglia della Fed contro l'inflazione è "lungi" dall'essere finita, ha detto il presidente della Fed di San Francisco, Mary Daly. Più cauto invece il presidente della Fed di Chicago, Charles Evans, convinto che la banca centrale rallenterà con le strette alla fine dell'anno. 

Un rallentamento che, però, potrebbe indicare solo rialzi inferiori allo 0,75% o al mezzo punto percentuale. Con l'attenzione alla guerra in Ucraina e alla crisi energetica in Europa, gli investitori temono le ripercussioni della visita di Pelosi a Taiwan. Una tappa che potrebbe cementare il fronte Russia-Cina e avere ripercussioni economiche non indifferenti. I lockdown cinesi per la politica zero covid stanno già creando non pochi problemi alle catene di approvvigionamento e un'alzarsi della tensione fra Pechino e Washington potrebbe complicare ulteriormente il quadro e spingere ancora di più l'inflazione minacciando la già zoppicante ripresa economica globale.