"Totale indipendenza dal gas russo nel 2024"

Energia, Cingolani risponde a Mosca: "Non prendiamo ordini da nessuno"

Il ministro replica alle accuse della portavoce del Cremlino. Nella road map dell'indipendenza dal gas di Putin "fondamentali i rigassificatori", e la Russia "non chiuderà i rubinetti"

Energia, Cingolani risponde a Mosca: "Non prendiamo ordini da nessuno"
Ansa
Il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani

"È un attacco che rivela una mentalità totalitaria. Noi non prendiamo ordini da nessuno", la replica del ministro della transizione ecologica, Roberto Cingolani, commentando le parole della portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova. Il ministro - in una intervista al Corriere della sera - respinge al mittente l'attacco di Mosca, rassicurando sull'entità del "contenimento" dei consumi energetici che sarà varato a breve dal governo: "Il nostro piano non è draconiano e non impone sacrifici onerosi".

La risposta a Mosca: "Totale indipendenza dal gas russo nel 2024" 
"Loro stanno dando grande sofferenza ai cittadini russi - continua il ministro del Mite - mentre noi non daremo grande sofferenza ai nostri", assicura, "In pochi mesi", riporta il ministro, "abbiamo dimezzato la dipendenza dal gas russo: grazie al nostro programma la dimezzeremo ulteriormente". 
Totale indipendenza dal gas di Putin che secondo i calcoli di Cingolani avverrà "alla fine del 2024".

rigassificatore (WikipediaCommons/Floydrosebridge)
rigassificatore

La road map per l'indipendenza
"Fondamentali" i rigassificatori. Ma soprattutto far capire agli italiani la necessità di entrare in un nuovo ordine di idee, dove il "razionamento" energetico (parola che Il ministro non usa mai, anche perchè corrisponde ad una fase successiva emergenziale, ancora non in discussione) va conseguito senza probabilmente la necessità di ricorrere a sanzionamenti dei cittadini: "Nessuno pensi che l'Italia non sia in grado di accettare minimi sacrifici per una giusta causa", aggiunge, "Gli italiani sono un popolo molto forte". "Niente sanzioni" per chi non rispetta le regola - dichiara poi il ministro, che annuncia una "campagna di informazione per spiegare quali risultati incredibili danno alcune piccole azioni". Per spiegare quali "risultati incredibili danno alcune piccole azioni, come fare docce più brevi, staccare gli strumenti in stand by o abbassare il fuoco quando l’acqua bolle".

Il ministro Roberto Cingolani in aula della Camera ANSA
Il ministro Roberto Cingolani in aula della Camera

Il piano attuale di risparmio
"Solo con le misure civili e residenziali arriviamo attorno agli otto, nove miliardi di metri cubi di gas risparmiati. Numeri che soddisfano sia la quota del 15% di risparmi volontari del piano proposto dalla Ue, sia la quota obbligatoria che è circa 4 miliardi di metri cubi".

Cosa potrebbe succedere in quest'inverno
Putin non chiuderà "all'improvviso" i rubinetti del gas, ma se lo facesse - continua Cingolani - "Si potrà pensare di abbassare la temperatura dei termosifoni di due gradi ed accorciare i riscaldamenti di un mese, invece di due settimane", riflette Cingolani. Per ora l'industria non è stata toccata, "ma se dovesse servire coinvolgeremo le aziende".

"Dimezzata la dipendenza dal gas russo"
"In pochi mesi - così Cingolani - con una operazione ampia di differenziazione delle sorgenti, abbiamo dimezzato la dipendenza dal gas russo. E grazie al nostro programma la dimezzeremo ulteriormente". E Putin "non chiuderà i rubinetti all'improvviso", Cingolani dettaglia quanto l'attuale tensione sui flussi del gas che proviene dalla Russia incide nell'economia energetica del paese: "Da tempo il Nord Stream va a singhiozzo, causando per noi una piccola riduzione di flussi, intorno ai 10, forse 15 milioni di metri cubi al giorno su un flusso totale che va da 150 a 170 milioni di metri cubi al giorno". 

Sul raggiungimento dell'indipendenza piena dal paese che ha aggredito l'Ucraina il ministro spiega quanto il governo riponga fiducia nell'attivazione dei due rigassificatori previsti nel piano dell'esecutivo: "Grazie ad Eni per la differenziazione ed a Snam per gli stoccaggi, ci siamo procurati circa 25 miliardi di metri cubi di gas, con una rampa di crescita che vedrà all’inizio 12 miliardi di metri cubi fluire nei gasdotti e poi altri 13 miliardi che sono di gas liquido Gnl - spiega il ministro - di questi, una parte sarà trasformata mandando al 100% dell’operatività i nostri rigassificatori e gli altri 10 miliardi saranno trasformati dai due rigassificatori galleggianti. Piombino sarà pronto all’inizio del 2023 e Ravenna all’inizio del 2024".

Il futuro del ministro: "Tornerò al mio lavoro"
Alla domanda se resterà nel prossimo governo che si insedierà al termine della campagna elettorale: "C’è un tempo per i tecnici e un tempo per i politici. Io da tecnico ho fatto quel che potevo e tornerò al mio lavoro".