Protezione Civile: non risultano danni a cose o persone

Terremoti, giornata di forti scosse in tutta Italia: dalle Marche a Genova, l'ultima nel Modenese

Secondo l'Ingv, non ci sono nessi tra i diversi fenomeni sismici registrati. Quattro scosse in mattinata in provincia di Ascoli Piceno, poi in Liguria, in Sicilia e, poco prima delle 18, sull'Appennino tosco-emiliano

Terremoti, giornata di forti scosse in tutta Italia: dalle Marche a Genova, l'ultima nel Modenese
Rainews
Terremoti in Italia il 22 settembre 2022

Quella di oggi è stata una giornata di terremoti e vari fenomeni sismici registrati, si può dire, in tutta Italia. A partire dalle scosse del mattino in provincia di Ascolti Piceno. Cui hanno fatto seguito quelle di Genova, in Sicilia, e - ultime in ordine di tempo - due sull'Appennino tosco-emiliano, nel Modenese e nel Lucchese. Fenomeni che hanno allarmato la popolazione, lasciando intendere che ci potesse essere uno strano e preoccupante nesso tra i vari fenomeni tellurici. Cosa che però è stata subito chiarita ed esclusa dall'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), che ha comunicato l'assenza di collegamenti: "Non c'è alcun nesso fra il terremoto di magnitudo 3,9 avvenuto nelle Marche, quello di magnitudo 4,1in Liguria e quello di magnitudo 3,6 che ha colpito la Sicilia, nella zona dell'Etna: non c'è alcuna relazione, le distanze fra i luoghi in cui sono avvenuti i terremoti sono di centinaia di chilometri perché possa esserci un nesso”, ha detto all'ANSA il sismologo Carlo Meletti, della sezione di Pisa dell'istituto.

17.50: Modenese

Ultime in ordine di tempo, due scosse sull'Appennino tosco-emiliano, a distanza di circa un minuto l'una dall'altra. L'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia rileva una scossa di magnitudo 3.8 a otto chilometri da Pievepelago, in provincia di Modena, poco prima delle 17.50, a una profondità di 14 chilometri. La seconda è stata di magnitudo 3.2 a otto chilometri da Fosciandora, in provincia di Lucca, a una profondità di 13 chilometri, a poca distanza dalla prima. La scossa è stata avvertita ma al momento non risultano segnalazioni di danni.

L'epicentro del terremoto a Bargagli (Ge) @ingv
L'epicentro del terremoto a Bargagli (Ge)

15.40: scossa a Genova

La terra ha tremato a Genova, intorno alle 15.40. La scossa, secondo quanto riporta il sito INGV, stimata tra 3.9 e 4.4 di magnitudo, è stata nitidamente avvertita in centro città e moltissime persone sono uscite da banche e uffici, nonchè dal palazzo della Regione Liguria. Dalle 15.50 il traffico ferroviario è stato sospeso in via precauzionale per verifiche tecniche tra Genova e Recco. Ed è di pochi minuti fa la notizia, conferma da Trenitalia, che restano fermi almeno fino alle ore 20:00 i treni in Liguria a causa delle verifiche in corso a quattro linee dopo la scossa di terremoto delle 15:39 avvertita a Genova, nell'entroterra e nel levante. Nelle stazioni, dove migliaia di passeggeri sono in attesa di ripartire, è stato annunciato che il servizio non riprenderà prima delle 20.

Alcune pietre e calcinacci si sono staccati da una chiesa di Pieve Ligure, a 7 km dall'epicentro. La chiesa è San Michele Arcangelo, una delle prime pievi costruite in Liguria, il cui edificio originario venne eretto prima dell'anno mille.

Le scosse nelle Marche di questa mattina

Secondo i dati ufficiali dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, si sono verificati due eventi principali: un sisma magnitudo 4.1 alle 12:24 con ipocentro a 24 km di profondità e una scossa magnitudo 3.6 un minuto dopo (ipocentro a 10 km), entrambi con epicentro a 4 km a sudovest da Folignano (AP). Sono seguite le repliche magnitudo 2.0 alle 12:27, a 23 km di profondità, e magnitudo 2.5 alle 12.35 (ipocentro 25 km). Quando sono state avvertitele due scosse di terremoto, ad Ascoli Piceno la gente è uscita in strada. Sono uscite anche alcun scolaresche, come quelle della scuola media 'Cantalamessa', che si sono radunate nel campetto dell'istituto. Altre scuole invece non hanno fatto uscire gli alunni. Non ci sono state scene di panico.

Dalle prime verifiche effettuate, fa sapere il Dipartimento di Protezione Civile, l'evento, con epicentro localizzato nei Comuni di  Folignano (Ascoli Piceno), Civitella del Tronto (Teramo) e Ascoli Piceno, è stato avvertito dalla popolazione, ma non sono stati segnalati danni a persone o cose. A Teramo evacuate le scuole primarie, come pure in alcuni paesi della provincia.

Il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, appresa la notizia della scossa di terremoto che ha coinvolto la provincia di Teramo, ha subito chiamato il prefetto Massimo Zanni e il sindaco di Teramo, Gianguido D'Alberto, per sincerarsi di quanto accaduto. Insieme al direttore dell'Agenzia di Protezione Civile, Mauro Casinghini, è in contatto con tutti i sindaci del territorio provinciale al confine con le Marche, epicentro del sisma. “La situazione è sotto controllo - fa sapere la Regione Abruzzo - al momento non si registrano danni a cose e persone. Come da protocollo gli studenti delle scuole sono stati fatti evacuare per  sicurezza”.

Per le due scosse di terremoto avvertite nell'Ascolano, in particolare la prima di magnitudo 4.1, è stata sospesa la circolazione dei treni lungo la linea ferroviaria Ascoli Piceno-Porto d'Ascoli.

Il sindaco di Ascoli Piceno, Marco Fioravanti, ha disposto l'immediata apertura del Coc, Centro operativo comunale. Tenuto conto delle imminenti elezioni, non è da escludere che le lezioni possano essere sospese fino al dopo voto. Nel frattempo i dirigenti scolastici sono stati invitati a non far rientrare nessuno negli edifici, neanche nelle scuole col tempo prolungato. Successivamente alla verifica negli edifici scolastici si procederà a quella negli uffici comunali, molti dei quali evacuati spontaneamente subito dopo le prime due forti scosse di terremoto.