I carabinieri del Comando provinciale di Napoli hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare verso 11 persone, tra i quali un appartenente all'Arma, indiziato di "corruzione per il compimento di un atto contrario ai doveri d'ufficio". Il provvedimento emesso dal giudice per le indagini prelminari di Napoli, su richiesta della locale Dia, Direzione distrettuale antimafia. Gli indagati sono "gravemente indiziati, a vario titolo, di usura, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, detenzione illegale di armi comuni da sparo". E tra le vittime anche l'ex calciatore del Napoli degli scudetti di Maradona, Giuseppe Bruscolotti
Le misure per reati aggravati dalla finalità - scrive la procura - dalla finalità di "favorire il gruppo camorristico Baratto-Volpe", un gruppo criminale attivo nel quartiere Fuorigrotta che rientra nella sfera di influenza e controllo, della cosiddetta "Alleanza di Secondigliano".
Nove casi di usura documentati: chiedevano tassi sui prestiti tra il 25% ed il 40% ad imprenditori, tra cui Giuseppe Bruscolotti - difensore del Napoli guidato da Diego Armando Maradona, al quale cedette la fascia di capitano.
Ai domiciliari sono finiti il 63enne Mario Baratto, il luogotenente dei carabinieri Giuseppe Bucolo, Gennaro Scala, Vittoria Trapanese.
In carcere, invece, sono finiti Umberto Graziano, Michele Scarca, Alessandro Volpe, Angelo Volpe e Gennaro Volpe.
Obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, infine, per Gaetano Staiaino e Patrizio Straiano.