I dati del monitoraggio

Covid, Gimbe: corrono i contagi e i ricoveri

Negli ultimi 7 giorni +52% casi, +32% ospedalizzati. In aumento anche l'occupazione delle terapie intensive

Covid, Gimbe: corrono i contagi e i ricoveri
ANSA

Corrono i contagi Covid nel nostro Paese: +51,9% negli ultimi 7 giorni, con un balzo dei ricoveri ordinari che crescono del 31,8%. Anche l’occupazione delle terapie intensive torna a salire dopo oltre 2 mesi di calo e segna ora un +21,1%. 

C'è invece ancora un meno davanti al dato dei decessi, giù dell'8,5%. Sono i dati principali che emergono dal monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe, relativo alla settimana 28 settembre-4 ottobre.   

Rispetto alla precedente, i nuovi casi in 7 giorni passano da 160.829 a 244.353 (+83.524), mentre le morti da 307 a 281 (di cui 6 riferite a periodi precedenti), con una media di 40 al giorno rispetto a 44. 

Gli ospedalizzati con sintomi crescono da 3.653 a 4.814 (+1.161) e i pazienti in rianimazione da 128 a 155 (+27). Gli attualmente positivi salgono del 10,7%; le persone in isolamento domiciliare del 10,5%.

"Per la terza settimana consecutiva si registra un incremento dei nuovi casi che segnano un ulteriore balzo, con una media mobile a 7 giorni di quasi 35mila casi al giorno - afferma Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe - L'aumento riguarda, anche se in maniera eterogenea, tutte le regioni (dal +18,4% della Sardegna al +132% della Valle D'Aosta) e tutte le province (dal +9% di Cagliari al +132% di Aosta), tranne quella di Crotone (-2,4%)". 

"Sul fronte degli ospedali - evidenzia Marco Mosti, direttore operativo della Fondazione Gimbe - si registra un'inversione di tendenza nelle terapie intensive, dopo" appunto "oltre 2 mesi di calo, e un netto balzo dei ricoveri in area medica". Per quanto riguarda le rianimazioni, rimarca, "gli ingressi in terapia intensiva, dopo aver toccato la scorsa settimana il minimo dal luglio 2021, sono quasi raddoppiati con una media mobile a 7 giorni di 21 ingressi/die vs 11 ingressi/die". 

"All'inizio di questa nuova ondata - sottolinea Cartabellotta - la preoccupazione è forte per vari fattori: la campagna vaccinale è sostanzialmente ferma, la copertura della quarta dose per anziani e fragili non decolla, la stagione influenzale è in arrivo e sui mezzi pubblici si è detto addio all'obbligo di mascherina. Ma ancor di più inquieta l'assenza di un piano: la circolare del ministero della Salute con le indicazioni per la gestione dell'epidemia, che pareva di imminente pubblicazione, è stata ingiustificatamente bloccata".

Il tasso di copertura nazionale per le quarte dosi" di vaccino anti-Covid "rimane al palo, attestandosi al 17,7% rispetto al 17% della settimana precedente, con nette differenze regionali: dal 7,7% della Sicilia al 28,8% dell'Emilia Romagna. 

L'Italia è tra i Paesi europei per i quali viene segnalato uno degli aumenti maggiori dei casi di  Covid-19 in 7 giorni (quasi un +60%), nell'ultimo bollettino  settimanale dell'Organizzazione mondiale della sanità. Dal 26  settembre al 2 ottobre - emerge dal report - rallenta la discesa di Covid a livello globale: i casi sono diminuiti del 6% (-11% la  settimana scorsa rispetto alla precedente), con oltre 2,9 milioni di  contagi segnalati, mentre i nuovi decessi sono calati del 12% (-18% 7  giorni fa), con oltre 8.300 morti riportate. Risalgono invece i nuovi casi registrati in Europa (stabili la settimana scorsa), dove i  contagi segnano un +8% mentre i decessi sono ancora in diminuzione  (-17%), comunque meno di 7 giorni fa (-26%).