La telefonata tra i leader

Erdogan a Putin: pronti a cercare una soluzione pacifica

"Il presidente russo ci è grato per la nostra mediazione"

Erdogan a Putin: pronti a cercare una soluzione pacifica
AP Photo / Petr David Josek
Erdogan

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha confermato al presidente russo Vladimir Putin che la Turchia è pronta a contribuire alla ricerca di una soluzione pacifica al conflitto ucraino: lo ha reso noto l'ufficio della presidenza turca, secondo quanto riporta la Tass. 

Erdogan ha discusso con Putin della guerra in Ucraina nel corso di una telefonata. Durante il colloquio il presidente turco "ha ribadito di essere pronto a fare la propria parte per la risoluzione pacifica della questione ucraina, in un modo che possa essere un vantaggio per tutti", ha fatto sapere la direzione delle comunicazioni presidenziali di Ankara.

Erdogan ha dichiarato che l'omologo russo Vladimir Putin si è congratulato personalmente con lui durante una telefonata per gli sforzi di mediazione messi in campo dalla Turchia nel conflitto tra Russia e Ucraina. Lo rende noto Anadolu. 

I diritti Lgbt sono una degenerazione
Erdogan ha definito i diritti Lgbt "degenerazione" mentre discuteva con i giornalisti, di ritorno dal vertice europeo di Praga, riguardo a emendamenti alla Costituzione. "Di recente, hanno introdotto diritti Lgbt nella società, cercando di degenerare la nostra struttura familiare. Quindi, faremo quello che serve", ha detto Erdogan, come riporta Anadolu, proponendo emendamenti alla Costituzione per proteggere il diritto della donna a portare il velo islamico in pubblico. 

Mettere in sicurezza tutta la parte turca di Cipro
Erdogan ha detto che la Turchia deve "mettere in sicurezza tutto il perimetro" della parte turca di Cipro, Repubblica autoproclamata nel 1983 nella zona settentrionale dell'isola e riconosciuta soltanto da Ankara.La dichiarazione di Erdogan arriva dopo l'annuncio che Ankara invierà più soldati e nuove armi ai turco ciprioti, nei giorni scorsi da parte del ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu in reazione alla decisione degli Stati Uniti di rimuovere l'embargo sulla vendita di armi all'amministrazione greco cipriota di Nicosia.