Autunno da record

L'ottobre più caldo, Mercalli: "Segno dell'uomo, le emissioni di gas serra continuano a salire"

Le calde inusuali temperature di questi giorni aprono ancora interrogativi sul cambiamento climatico. Luca Mercalli, climatologo e divulgatore scientifico, spiega a Rainews.it il perché di questo prolungamento d'estate così lungo

L'ottobre più caldo, Mercalli: "Segno dell'uomo, le emissioni di gas serra continuano a salire"
Rainews
Luca Mercalli

Le calde inusuali temperature di questi giorni aprono ancora interrogativi sul cambiamento climatico. Abbiamo chiesto a Luca Mercalli climatologo e divulgatore scientifico il perchè di questo prolungamento d'estate così lungo. 

Professore siamo passati dalle ottobrate alle "novembrate", c'è dietro la mano dell'uomo o sono eventi che potevano comunque verificarsi?

Siamo oramai certi che questo sarà l'ottobre più caldo di sempre, dopo oltre 250 anni di dati disponibili sugli osservatori meteorelogici italiani, possiamo dire che si tratta di un'anomalia o di un record che segue una tendenza nell'aumento di temperature costante: usciamo da un'estate tra le più calde della storia che ha interessato l'Europa occidentale. Quest'autunno è il proseguimento di quel caldo estivo che non si è ancora fermato e andrà avanti fino agli ultimi giorni del mese. Poi da novembre entreremo nelle medie del periodo senza ancora intravedere il freddo. Sicuramente è un fenomeno legato al riscaldamento globale generato dalle emissioni di gas a effeto serra che continuano ad aumentare invece di scendere come richiesto dall'accordo di Parigi, cose che chiedono anche dall'Onu e dall'Europa. Serve ricorrere il più rapidamente possibile alle energie rinnovabili in sostituzione a quelle fossili. Strategie da tempo richiesta anche dall'Ue. L'Italia avrebbe grandi potenzialità ma si fa di tutto per rallentarle con una burocrazia estenuante. 

Possiamo quindi sperare in un inverno più caldo del solito, anche in vista della difficoltà di approvvigionamento di gas a causa della guerra in Ucraina?

Sicuramente quest'autunno così caldo ci tende una mano per quanto riguarda il reperimento di energia, ma non dimentichiamo che il segnale importante è che il clima sta veramente soffrendo. Siamo al cospetto di una febbre planetaria che non lascia intravedere nulla di buono, nel senso che il futuro purtroppo vedrà un ulteriore aumento di frequenza e d'intensità di questi episodi climatici estremi e in fondo sconosciuti alla nostra storia locale. Sull'inverno gli scenari stagionali sono ancora poco affidabili. Accontentiamoci di sapere che novembre non vedrà delle svolte significative verso il freddo, poi da dicembre vedremo che cosa succederà.

Secondo lei dovremmo essere contenti di vivere in un “autunno caldo” o invece dobbiamo difenderci?

Intanto questo fenomeno sta sconvolgendo il ciclo degli insetti, sia quelli utili come le api, sia quelli dannosi come la zanzara tigre che è oramai diffusa in tutta Europa e continua a riprodursi e a diffondere malattie tropicali e virus che prima non avevamo, quindi queste temperature creano di certro disturbo a tutto l'ecosistema e in parte anche a noi.