Nuovo corteo a Genova

Lavoratori Ansaldo in protesta, occupato aeroporto. Toti e Bucci: "Vertenza non giustifica teppismo"

"I giusti diritti non si difendono calpestando i diritti di altri. Spiace che nonostante l'appoggio comunicato questa mattina da Regione e Comune ai sindacati si sia scelta la strada delle occupazioni illegali", così Giovanni Toti e il sindaco

“Nessuna vertenza sindacale legittima azioni di teppismo che danneggiano altri lavoratori e tutti i cittadini di Genova. I giusti diritti non si difendono calpestando i diritti di altri. Spiace che nonostante il totale appoggio comunicato questa mattina da Regione e Comune alle delegazioni sindacali e le rassicurazioni fornite si sia scelta la strada delle occupazioni illegali, delle interruzioni dei servizi pubblici e dell'arbitrio. Molte di queste azioni per altro si configurano come reati e spero che i sindacati responsabilmente se ne dissocino. Esprimiamo invece solidarietà alle Forze dell'Ordine che in questi momenti stanno gestendo con grande responsabilità una situazione non facile”.

Hanno risposto così il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, e il sindaco di Genova, Marco Bucci, dopo il secondo giorno di sciopero consecutivo e il blocco dell'aeroporto da parte dei lavoratori di Ansaldo Energia. Questa mattina il presidente della Regione, insieme al sindaco e all'assessore alle Attività produttive Andrea Benveduti hanno incontrato le delegazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil e i rappresentanti di categoria dei metalmeccanici Fim, Cisl, Fiom Cgil, Uilm per informarli dalle attività svolte da Regione Liguria in relazione alla vertenza aziendale.

Per occupare l'aeroporto di Genova i manifestanti hanno forzato il blocco della Polizia e tre agenti della Polizia, in seguito agli scontri, sono rimasti contusi e portati al pronto soccorso.

"Bucci e Toti liquidano la protesta dei lavoratori Ansaldo definendola "teppismo". E' una protesta dura e non dovrà essere violenta. Ma la gente dell'Ansaldo difende il proprio posto di lavoro in un momento in cui restare disoccupati può significare la miseria per intere famiglie. Le donne e gli uomini dell'Ansaldo difendono il loro impegno di una vita. Difendono anche un'industria che era fiore all'occhiello per Genova e per il mondo". 

Con queste parole i consiglieri regionali della Lista Sansa, Roberto Centi, Selenia Candia e Ferruccio Sansa hanno commentato le dichiarazioni del presidente della Regione Giovanni Toti e del sindaco di Genova Marco Bucci in merito alle proteste odierne dei lavoratori di Ansaldo energia.

Un migliaio di lavoratori oggi ha percorso le vie della città. Attorno alle 9.30, tra cori e petardi, è partito il corteo dallo stabilimento di Campi, diretto verso piazza Massena e il ponte di Genova Cornigliano. Lunghissimo il torpedone dei lavoratori dietro alla striscione "Non vi faremo chiudere Ansaldo energia", con le bandiere di Fiom Cgil e Fim-Cisl in prima linea. "In questi giorni ci giochiamo tutto", è il messaggio lanciato dai lavoratori e dai rappresentanti sindacali. Il corteo ha raggiunto lo scalo aereo della città e, dopo alcuni momenti di tensione con la polizia, è entrato all'interno dell'Aeroporto di Genova, 'occupando' di fatto la sala d'ingresso.  

Dal canto loro i sindacati, attraverso il coordinatore della Rsu (Rappresentanza Sindacale Unitaria) Federico Grondona hanno fatto sapere: "Non è arrivato ciò che chiedevamo, cioè un documento di Cdp (Cassa Depositi e Prestiti) in cui si dica che si ricapitalizza l'azienda salvando il posto dei lavoratori. La lettera di Cdp mandata ieri al secondo punto vede scritto che la ricapitalizzazione ci sarà solo se ci sarà il piano industriale che sarà un piano lacrime e sangue". 

Appello anche da parte della Cgil: "Chiediamo a Comune e Regione di abbandonare le sterili polemiche e di concentrarsi sulla risoluzione della vertenza e di attivarsi presso il Governo che c'è e su Cassa depositi e prestiti per chiedere la ricapitalizzazione di Ansaldo. Al Governo attuale e a chi si candida a guidare il Paese chiediamo una assunzione di responsabilità e un intervento diretto per risolvere la vertenza".

Dal lavoro in Ansaldo dipendono 2.300 famiglie oltre a 5-600 famiglie delle ditte esterne e tutto l'indotto. Domani prevista una nuova giornata di proteste.

Nei video alcuni momenti di tensione tra i manifestanti e la polizia nel corso della mattinata.