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Il tetto al prezzo del gas approvato al vertice europeo, l’Ungheria ne è esentata

È stato stabilito che il price cap non deve mettere a repentaglio la sicurezza dell’approvvigionamento di gas, non deve comportare un aumento complessivo del consumo di gas, non deve impedire i flussi di gas intra-Ue basati sul mercato

Il tetto al prezzo del gas approvato al vertice europeo, l’Ungheria ne è esentata
EU Media
Consiglio straordinario UE Giustizia e affari interni

Il tetto al prezzo del gas, ossia il price cap, nella sua versione dinamica temporanea è riuscito a sopravvivere alle riserve tedesche ed è chiaramente citato nelle conclusioni finali del Consiglio Ue grazie innanzitutto a questi due fattori.

Alla lettera c, infatti, l’applicazione del cosiddetto corridoio dinamico è soggetto alle salvaguardie contenute nell’articolo 23 del Regolamento proposto dalla Commissione lo scorso 18 ottobre. 

È stato stabilito che il cap non deve mettere a repentaglio la sicurezza dell’approvvigionamento di gas, non deve comportare un aumento complessivo del consumo di gas, non deve impedire i flussi di gas intra-Ue basati sul mercato e non deve pregiudicare la stabilità e l’ordinato funzionamento dei mercati dei derivati energetici.

A queste tutele, come stabilito a Bruxelles, va accompagnata quella legata ai contratti a lungo termine stipulati bilateralmente da un Paese membro con uno Stato terzo.

È il caso questo, dell’esenzione di cui ha parlato il premier ungherese Viktor Orban.

“Abbiamo convenuto che, anche se ci sarà un tetto al prezzo del gas in Europa, questo non influirà sui contratti a lungo termine senza i quali, dall’oggi al domani, sarebbe impossibile per l’Ungheria avere la fornitura di gas. In altre parole, siamo stati esentati dal tetto al gas in modo che non minacci la sicurezza dell’approvvigionamento di gas dell’Ungheria”. Così Orban ha commentato l’accordo, secondo quanto riportato via Twitter dal suo portavoce, Zoltan Kovacs. 

“È stata una lunga battaglia, ma siamo riusciti a difendere gli interessi dell’Ungheria”, ha puntualizzato Orban.     

Il premier ungherese ha poi commentato personalmente l’accordo sul suo profilo Twitter: “Abbiamo raggiunto un accordo equo ieri sera. Abbiamo assicurato le consegne di gas in Ungheria. Ecco come dovrebbe funzionare la cooperazione dell’UE: il rispetto degli interessi nazionali dell’altro”.

I leader, inoltre, hanno concordato su una sorta di ‘clausola di fiducia’ legata alle misure sul dossier energia. 

I futuri passi saranno gestiti dai prossimi Consigli Affari Energia ma se uno dei governi riterrà che si sta andando in una direzione che viola le salvaguardie dell’ex articolo 23 del regolamento della Commissione, potrà chiedere di riportare il dossier a livello di Consiglio europeo.