La rielezione di Lula per un terzo mandato da presidente

Cresce in Brasile la protesta dei suoi sostenitori, ma Bolsonaro avrebbe detto: "È finita"

Aumentano i dimostranti pro-Bolsonaro davanti al Quartier generale dell'esercito. L'intento dei manifestanti sarebbe quello di chiedere l'aiuto delle Forze armate per chiudere Congresso e Corte Suprema e non far assumere il potere a Lula

Cresce in Brasile la protesta dei suoi sostenitori, ma Bolsonaro avrebbe detto: "È finita"
ANSA
I blocchi stradali dei sostenitori di Bolsonaro

Sta crescendo, con il passare delle ore, la concentrazione di manifestanti pro-Bolsonaro davanti alle caserme in varie città, tra cui la megalopoli di San Paolo. Nella capitale, Brasilia, aumentano le proteste - segnala la versione online del quotidiano Correio Braziliense - con clacson, fuochi d'artificio e trombette. Da ieri i dimostranti si sono accampati presso il Quartier generale dell'esercito, nel Settore militare Urbano (Smu) di Brasilia. 'La nostra bandiera non sarà mai rossa' è uno degli slogan gridati dalla folla. Motociclisti e camionisti si sono intanto uniti alla manifestazione, causando disagi al traffico nei dintorni della città.

In video trasmessi sui social, e provenienti da varie città, appaiono striscioni che chiedono l'"intervento federale" mentre risuona l'inno nazionale, cantato a squarciagola dai presenti. Secondo alcuni osservatori, l'obiettivo dei dimostranti è quello di coinvolgere le Forze armate per far applicare l'articolo 142 della Costituzione, che prevede il loro intervento per la "difesa della patria" e "a garanzia dei poteri costituzionali".   

Nell'interpretazione data alla norma dai bolsonaristi, i militari, su richiesta esplicita della popolazione, dovrebbero chiudere il Congresso e la Corte suprema affinché il presidente eletto, Luiz Inácio Lula da Silva, non assuma il mandato.

I sostenitori del presidente Jair Bolsonaro protestano contro la sua sconfitta al ballottaggio presidenziale AP
I sostenitori del presidente Jair Bolsonaro protestano contro la sua sconfitta al ballottaggio presidenziale

Il Guardian: Bolsonaro ha detto “E' finita”

Secondo quanto scrive il Guardian, frattanto Jair Bolsonaro avrebbe gettato la spugna. Il presidente uscente del Brasile, sconfitto domenica da Lula da Silva, ha detto, parlando con alcuni giudici della Corte suprema: "E' finita". Neanche ieri, quando era apparso di fronte alle telecamere, Bolsonaro aveva concesso la vittoria a Lula. Ma subito dopo, si è recato alla Corte suprema dove ha incontrato sette giudici, fra cui Edson Fachin, che ha in seguito parlato ai giornalisti. "Il presidente ha usato il verbo 'finire' al passato. Ha detto 'è finita'. Quindi dobbiamo guardare avanti", ha riferito il giudice.

Intervistato dal quotidiano O Globo, il vicepresidente di Bolsonaro, Hamilton Mourão, ha chiarito di accettare la sconfitta. "Non ha più senso piangere, abbiamo perso la partita", ha detto.

Mourão ha detto di essersi opposto alle proteste pro-Bolsonaro che hanno coinvolto i suoi sostenitori più intransigenti che bloccano le strade per chiedere una rivolta militare, portando il caos del traffico in città come Rio e San Paolo. "Ci sono 58 milioni di persone che sono infelici", ha detto Mourão degli elettori di Bolsonaro. "Ma hanno accettato di prendere parte al gioco. Quindi ora devono calmarsi".

I sostenitori del presidente Jair Bolsonaro occupano l'area antistante il quartier generale dell'esercito AP
I sostenitori del presidente Jair Bolsonaro occupano l'area antistante il quartier generale dell'esercito