Entro il 18 novembre l'ordinanza per la riapertura

Crollo Marmolada, riapre il ghiacciaio e riparte la stagione sciistica

Il ghiacciaio era chiuso dal 3 luglio scorso quando il distacco improvviso di un gigantesco blocco di neve e roccia travolse e uccise 11 alpinisti

Crollo Marmolada, riapre il ghiacciaio e riparte la stagione sciistica
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Marmolada, foto archivio

Entro venerdì 18 novembre verrà emanata un'ordinanza che consentirà la ripresa dall'attività sciistica sulla Marmolada, chiusa dal disastro dello scorso 3 luglio. Lo ha confermato il dirigente generale del Dipartimento di protezione civile, foreste e fauna della Provincia autonoma di Trento, Raffaele De Col

Sì alla stagione sciistica con prescrizioni

Così la stagione sciistica invernale riparte anche se “con alcune prescrizioni”. De Col ricorda che "Quello che è successo quest'estate è una cosa nuova, ma la zona è da sempre inserita nelle aree a rischio valanghe. Di conseguenza, nell'ordinanza si ricorderà il pericolo, soprattutto nelle zone limitrofe alle piste da sci, e la responsabilità dei gestori". Il ghiacciaio è infatti chiuso dal 3 luglio scorso quando il distacco improvviso di un gigantesco seracco di ghiaccio e roccia travolse e uccise 11 alpinisti. 

Il sindaco di Canazei 

"Stiamo definendo alcuni dettagli e linee guida con l'ufficio Prevenzione rischi della Provincia di Trento ma l'intenzione è di aprire la stagione sciistica sulla Marmolada. Le piste da sci dovrebbero poter aprire in concomitanza con l'apertura ufficiale del Sellaronda del 3 dicembre". Così invece il sindaco di Canazei, Giovanni Bernard in merito all'apertura della stagione sciistica sulla Marmolada. Il 3 luglio scorso, ricorda, il distacco era avvenuto dalla parte sommitale di Punta Rocca della “Regina delle Dolomiti” che nel successivo slittamento aveva provocato la valanga che oltre ad aver provocato la morte di 11 persone ne aveva ferite altre 8. Da quel giorno l'intero massiccio della Marmolada è stata definita “zona rossa” e quindi inibita a qualsiasi escursione per il rischio di crolli. "Da quel giorno non si sono più verificati crolli e per la zona rossa stiamo valutando come modificarla", ha aggiunto Bernard.

La lettera congiunta

Marmolada srl, la società che gestisce le funivie sul massiccio, e il Comune di Rocca Pietore (Belluno), chiedono al Consorzio Dolomiti Superski di "assumere ogni azione utile" per consentire l'apertura della stagione sciistica sul massiccio, visto che sull'area persiste l'ordinanza di divieto di accesso del Comune di Canazei(Trento), adottata dopo il disastro del 3 luglio scorso. "I danni - scrivono in una lettera congiunta - rischiano di essere irreparabili, e non riguardano solo il territorio comunale di Rocca Pietore, dove sono in pericolo tante attività economiche e decine di posti di lavoro diretti, ma l'intera area del Dolomiti Superski, di cui la Marmolada è parte fondamentale e integrante".

La società di gestione e il Comune bellunese sottolineano che"malgrado il mutamento della situazione di fatto, determinato dalla importante diminuzione delle temperature sul ghiacciaio, l'ordinanza comunale emessa nel periodo estivo lo rende tuttora inaccessibile, impedendo alla società le ordinarie attività di manutenzione e preparazione necessarie all'apertura delle piste alla pratica dello sci, prevista per sabato 3 dicembre 2022". Per il sindaco di Rocca Pietore, Andrea De Bernardin, "il mancato avvio avrebbe effetti gravissimi sul piano economico e sociale per il nostro territorio".