Il gruppo punk russo

Arrestati in Qatar attivisti di Pussy Riot, volevano protestare per la guerra in Ucraina

Fermata una protesta plateale contro la guerra in Ucraina, per chiedere libertà per Navalny e per i diritti delle donne in Iran

Arrestati in Qatar attivisti di Pussy Riot, volevano protestare per la guerra in Ucraina
GettyImages
L'attivista russo-canadese Pyotr Verzilov

Attivisti del gruppo punk russo Pussy Riot sono stati fermati dalla polizia in Qatar, che gli ha impedito di fare irruzione sul campo di gioco della finale dei mondiali Argentina- Francia per protestare contro la guerra in Ucraina, la detenzione del dissidente russo Alexei Navalny e per la libertà delle donne in Iran. Lo riferisce il quotidiano Die Welt. 

Secondo l'Ong Cinema for Peace, con sede a Berlino, gli attivisti fermati sono due, fra cui Pyotr Verzilov. Ex marito di Nadezhda Tolokonnikova, una delle fondatrici della band, Verzilov è uno dei più noti attivisti del gruppo. 

Nel 2018 subì un misterioso avvelenamento in Russia e fu poi curato a Berlino. A maggio ha accompagnato in Italia due mogli di combattenti del battaglione di Azov, che allora erano ancora sotto assedio a Mariupol. 

Nella tarda serata di sabato, gli attivisti sono stati rilasciati, ha detto Verzilov al sito indipendente russo Mediazone, con il quale collabora. 

Già durante la finale dei Mondiali 2018 a Mosca, attivisti del gruppo Pussy Riot, fra cui Verzilov, avevano fatto irruzione sul campo per protestare contro le violazioni dei diritti umani in Russia.