Il dispositivo avrà un budget di circa 1 miliardo di euro

In Francia il primo ministro annuncia "Indennità carburante" di 100 euro a 10 milioni di lavoratori

L''aiuto ai meno abbienti che raggiungono il posto di lavoro in auto. Un contributo anche a chi si sposta per cercare un impiego

In Francia il primo ministro annuncia "Indennità carburante" di 100 euro a 10 milioni di lavoratori
gettyimages
Élisabeth BORNE

Un assegno per il carburante per i meno abbienti. La misura è stata annunciata oggi dal Primo Ministro francese Elisabeth Borne. Dall'inizio di gennaio verrà erogato un contributo per il carburante di 100 euro per tutto il 2023 a 10 milioni di "lavoratori" meno abbienti

"Stiamo per istituire un'indennità per il carburante per i francesi meno abbienti che hanno bisogno dell'auto per andare al lavoro, quindi 100 euro per circa la metà delle famiglie, che rappresenta uno sconto di circa 10 centesimi al litro" alla pompa, ha detto il capo del governo a Rtl. 

 

I francesi interessati, per ottenere l'indennità di 100 euro sul proprio conto bancario, dovranno collegarsi al sito web impots.gouv.fr, inserire il proprio codice fiscale e la targa, e compilare una "dichiarazione" indicando che hanno bisogno dell'auto per recarsi al lavoro. Si tratta di un pagamento una tantum per il 2023 e riguarderà la metà di tutte le famiglie, cioè quelle che si trovano nei "primi cinque decili" di reddito.

E dato che la misura riguarda i lavoratori, per chi invece il lavoro non ce l'ha ma lo sta cercando e “ha bisogno di spostarsi” per cercare un impiego potrà chiedere un aiuto al “Pôle emploi”, ha precisato il primo ministro. E per le coppie con un reddito modesto nelle quali lavorano entrambi e hanno due auto, potranno beneficiare di due aiuti, quindi 200 euro.  

Il contributo si applica a tutti i tipi di veicoli, compresi le due ruote. Secondo Borne, questo dispositivo avrà un budget di circa 1 miliardo di euro. Lo Stato aveva esteso lo sconto di 30 centesimi al litro alla pompa fino a metà novembre, prima di ridurlo a 10 centesimi fino alla fine dell'anno. Il governo voleva sostituire questo sconto con misure più mirate.