Tempi di propaganda

Russia, la 'nonnina' e il bambino diventano eroi moderni, immagini patriottiche contro l'Ucraina

La decisione di Putin, l'incarico formale dato al governo: e dire che tutto è nato da una storiografa che non era riuscita a comprare ai nipotini le figurine del folklore russo poiché nel negozio per bambini c’erano solo Batman e Uomini ragno

Russia, la 'nonnina' e il bambino diventano eroi moderni, immagini patriottiche contro l'Ucraina
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Graffiti Bambino Ljiosha a Nizhnij Novgorod

Il presidente russo Vladimir Putin in un recente discorso pubblico ha incaricato il governo di adottare misure per rendere popolari gli eroi della storia e del folklore russi "corrispondenti ai valori tradizionali", compreso l'uso di immagini di questi personaggi nella produzione di opere d'arte, prodotti stampati e souvenir. Il primo ministro Mikhail Mishustin è stato nominato responsabile dell’attuazione di questa campagna. Il mandato di Mishustin scadrà il 15 maggio 2023.

Così Putin ha risposto alle lamentele della presidente della Fondazione per gli studi della prospettiva storica, la storiografa Natalia Narocnitskaya, che non era riuscita a comprare ai nipotini le figurine del folklore russo poiché nel negozio per bambini c’erano solo Batman e Uomini ragno.

La Duma si è messa subito all’opera, cercando di attualizzare la storia e proponendo come esempi gli “eroi del nostro tempo”. La prima scrematura l’ha fatta il vice-presidente per l’istruzione della Duma, Yana Lantrapova, proponendo i due personaggi.

Una è la nonnina ucraina, venuta con la bandiera sovietica ad accogliere i militari russi come liberatori. In realtà erano militari ucraini, scambiati per russi, che le avevano portato del cibo come aiuto umanitario e che le hanno strappato di mano la bandiera sovietica, calpestandola. La ‘nonnina’ ha reagito rispondendo che i suoi genitori e i suoi nonni hanno combattuto sotto la bandiera sovietica e ha rifiutato il pacco col cibo.

L’altro personaggio è un bambino di 8 anni di nome Ljiosha (Alessio) che vive nella provincia di Belgorod, a ridosso del confine con l’Ucraina. Sin dall’inizio dell’intervento militare russo in Ucraina, il bambino trascorre il suo tempo all’aria aperta, vicino alla strada e, al passaggio dei convogli militari, saluta militarmente i soldati russi. Il suo gesto è stato notato e un carrista gli ha regalato un casco con gli auricolari.

Tutte e due le storie hanno avuto una vasta eco in Russia e sono state abilmente sfruttate dalla propaganda. Ci sono stati numerosi graffiti, gigantografie, monumenti, cartoline, bandiere ed adesivi dedicati alla nonnina e al bambino.

E ora la Duma vorrebbe rendere le immagini dei due “eroi moderni” più ufficiali, proponendo di stamparli sui quaderni per gli scolari, esporli nelle scuole e in altre istituzioni ed edifici pubblici.

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