Morte in Qatar

L'autopsia conferma la causa naturale: il giornalista americano Grant Wahl è morto per un aneurisma

Morto il 9 dicembre per un improvviso malore durante la partita Olanda-Argentina. Su Instagram i sospetti del fratello che suppone un omicidio. Le autorità USA hanno elogiato il Qatar per la gestione della vicenda

L'autopsia conferma la causa naturale: il giornalista americano Grant Wahl è morto per un aneurisma
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Grant Wahl in sala stampa

Morto per un aneurisma. lo ha detto alla Cbs news la moglie Celine Gounder, specialista in malattie infettive ed epidemiologa alla New York University, dopo l'autopsia.
"Probabilmente si stava sviluppando da anni", ha spiegato precisando che il decesso non ha nulla a che fare con il vaccino o con il Covid. "Non c'è nulla di sospetto sulla sua morte", ha sottolineato. 

La salma del giornalista sportivo Grant Wahl, deceduto il 10 dicembre in Qatar mentre seguiva i Mondiali, era rientrata il 13 assieme ai suoi effetti personali negli Stati Uniti. 
Il portavoce del Dipartimento di Stato Ned Price aveva affermato che gli Stati Uniti non hanno motivo di credere che la morte di Wahl sia stata causata da procedure scorrette e ha elogiato le autorità del Qatar per aver collaborato pienamente con l'ambasciata nell'organizzare il rimpatrio. "Non abbiamo visto alcuna indicazione di 'gioco scorretto' o qualcosa di nefasto a questo punto", ha detto Price ai giornalisti. 
 

Aveva 48 anni Grant Wahl ed era uno dei più noti giornalisti sportivi statunitensi. La sua morte ha sconvolto il mondo dello sport americano, Wahl si trovava allo stadio per seguire la partita Olanda-Argentina venerdì sera.  

Era nella sala stampa quando, all’inizio dei tempi supplementari, si è sentito male: è morto dopo un lungo tentativo di rianimazione e dopo essere stato portato in ospedale, per cause ancora da chiarire. 

Il suo agente, Tim Scanlan, ha dichiarato che da alcuni giorni non riusciva a dormire bene. Era certamente sovraccarico di lavoro. Stava realizzando servizi per la tv e anche podcast. Per molto tempo aveva collaborato alla nota rivista Sports Illustrated, e soprattutto per questo si era ritagliato il ruolo di esperto giornalista di calcio.

Le sue foto con la maglietta arcobaleno, indossata in occasione della prima partita dei Mondiali per sostenere i diritti delle persone LGBTQIA+ sta facendo il giro del web. Per poter entrare con quella maglietta aveva raccontato di aver avuto un aspro confronto con gli steward della FIFA e infine aveva ottenuto di poterla tenere addosso. 

Nel suo ultimo articolo, l'8 dicembre, raccontava la noncuranza degli organizzatori locali del Mondiale rispetto alle morti dei lavoratori migranti. Era il 25esimo giorno del suo diario dal Qatar: “They just don't care”, scriveva. 

I sospetti del fratello

In un video postato su Instagram suo fratello Eric Wahl, disperato, dice di non credere alla morte per cause naturali. Racconta che Grant aveva indossato la maglia arcobaleno proprio perché lui è gay e si sentiva solidale con la comunità LGBTQIA+. Eric nel video dice senza mezzi termini che secondo lui Grant è stato ucciso e chiede aiuto a chiunque sappia qualcosa. 

Condoglianze e dolore delle personalità

Molti sportivi hanno manifestato pubblicamente dolore e vicinanza alla famiglia di Grand Wahl, tra questi la star dei Lakers LeBron James