Contro la Torino-Lione

Tensioni in Val di Susa: No Tav scagliano pietre, la polizia spara lacrimogeni - Video

Un corteo era partito in mattinata da Bussoleno, "diverse migliaia" i partecipanti secondo i promotori. Il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini: "Tireremo dritti come treni"

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Local Team
Manifestanti abbattono le recinzioni di un area del cantiere Tav

Ci sono stati dei momenti di tensione tra manifestanti e forze di polizia nel primo pomeriggio di oggi in Val di Susa, dove i No Tav hanno manifestato nell'anniversario di quella che definiscono “liberazione di Venaus”, ossia l'occupazione, nel 2005, del primo cantiere dell'infrastruttura, in seguito alla quale fu deciso un diverso tracciato per la nuova ferrovia destinata a collegare Torino e Lione a una velocità massima di 220 chilometri orari. 

Nel territorio del Comune di San Didero i manifestanti si sono avvicinati a un'area presidiata dalla polizia. Alcuni si sono inerpicati su una montagnola e hanno lanciato dei sassi. Sono stati inoltre esplosi alcuni petardi all'indirizzo delle forze di polizia che hanno risposto sparando dei lacrimogeni.

“I/le No Tav hanno raggiunto le reti del fortino iniziando una rumorosa battitura” sulle reti metalliche, si legge sulla pagina Facebook Notavinfo, “come sempre il dispiegamento di forze dell'ordine poste a difesa del nulla, ha immediatamente risposto con idrante e lanci di lacrimogeni sulla gente”. La Questura ha fatto sapere che un agente di polizia è rimasto lievemente ferito, probabilmente da una scheggia partita da una bomba carta.

Il corteo era partito in mattinata da Bussoleno, dietro uno striscione che recita "'C'eravamo, ci siamo, ci saremo". I promotori parlano di “diverse migliaia” di partecipanti.

Proprio questa mattina è intanto iniziato lo scavo del tunnel di base nel Comune di Saint-Julien-Montdenis, in Francia. “Se ascoltassimo i professionisti del 'no' non faremmo nulla", invece "tireremo dritti come treni", aveva assicurato in mattinata il ministro italiano delle Infrastrutture Matteo Salvini, affermando di avere in programma "una riunione settimana prossima, il 13, e sarà italo-francese, interverrà il ministro francese, ci sarò io e un commissario europeo". 

"Ancora una volta si usa la violenza per fermare il progresso del nostro Paese, e a finire nel mirino di sassi e petardi sono le forze dell'ordine, ai servitori dello Stato va la nostra solidarietà, per i violenti auspichiamo una ferma e severa condanna", ha twittato Licia Ronzulli, capogruppo di Forza Italia al Senato, poco dopo aver appreso degli scontri.