Dio è "compassione e tenerezza" e non "un giudice arcigno". Lo ha detto il Papa all'udienza generale di oggi, proseguendo le catechesi sul discernimento.
Il Papa ha ringraziato i fedeli polacchi per l'accoglienza dei profughi ucraini e ha auspicato un Natale di pace.
"Auguro a tutti i polacchi un Santo Natale. Secondo la vostra tradizione, durante la vigilia lasciate a tavola un posto vuoto per un ospite inatteso. Quest'anno sarà occupato dalla moltitudine di rifugiati provenienti dall'Ucraina, ai quali avete aperto le porte delle vostre case con grande generosità.
Il Figlio di Dio, nato a Betlemme, riempia di amore ognuno di voi, le vostre famiglie e coloro che aiutate. Porti la pace a tutte le persone di buona volontà", ha detto Papa Francesco nel saluto ai fedeli di lingua polacca.
"Pensiamo ai tanti bambini dell'Ucraina che soffrono, soffrono tanto per questa guerra. In questa festa di Dio che si fa bambino pensiamo ai bambini ucraini". Ha detto il Papa, aggiungendo che quando li incontra in Vaticano "la maggioranza non riesce a sorridere e quando un bambino perde la capacità di sorridere è grave. Questi bambini portano su di sé la tragedia di quella guerra che è così inumana, così dura. Pensiamo al popolo ucraino in questo Natale senza luce, senza riscaldamento, senza le cose principali per sopravvivere e preghiamo il Signore perché porti la pace il più presto possibile".