Memphis

"Violenza brutale": ore d'ansia per la diffusione del video di Tyre Nichols pestato dalla polizia

Il 29enne afroamericano, fermato dalla polizia il 7 gennaio, è morto dopo essere stato picchiato da 5 agenti, subito incriminati. Biden chiama la famiglia Nichols. Si temono scontri. Il video dell'arresto sarà diffuso all'una stanotte

"Violenza brutale": ore d'ansia per la diffusione del video di Tyre Nichols pestato dalla polizia
Brandon Dill for The Washington Post via Getty Images
La conferenza stampa della famiglia di Tyre Nichols

Le autorità di Memphis diffonderanno oggi, dopo le 18 (l'una di notte in Italia), il video dell'arresto di Tyre Nichols. Ieri cinque poliziotti sono stati accusati della morte del giovane afroamericano, avvenuta il 7 gennaio in seguito a un normale controllo stradale. Il 29enne venne ricoverato in ospedale a causa delle lesioni subite durante l'arresto e morì tre giorni dopo per un'emorragia. “Nel video si vede disprezzo per la vita”, dice il capo della polizia di Memphis, Cerelyn Davis, in un'intervista alla Cnn. “Non penso di aver mai visto qualcosa di più orribile e disgustoso”.

Poche ore prima della pubblicazione del video, il presidente americano Joe Biden ha chiamato la famiglia della vittima e ha parlato con la madre e con il patrigno di Tyre Nichols. La casa Bianca fa sapere che Biden ha espresso le condoglianze sue e della moglie per la morte dell'uomo e “ha lodato il coraggio e la forza della famiglia”.

L’avvocato: “Violenza eccessiva e brutale, bene la velocità con cui gli agenti sono stati accusati”

L'avvocato della famiglia, Ben Crump, descrive l'arresto come “un'aggressione brutale e prolungata”, che “ricorderà per molti aspetti Rodney King” (l’uomo pestato dalla polizia nel 1991 a Los Angeles, fatto che scatenò una serie di violente proteste in città e in tutto il Paese).

Per il timore che la diffusione delle immagini possa innescare una simile ondata di indignazione e proteste, le autorità hanno lanciato un appello alla calma, chiedendo che ogni manifestazione si svolga in modo pacifico.

Il legale della famiglia Nichols ha anche apprezzato “la velocità con cui i cinque ex agenti della polizia di Memphis sono stati formalmente accusati per la morte di Tyre”. L’avvocato Crump ha poi aggiunto che “la giustizia questa volta è stata rapida, mai così rapida, e questo deve diventare l'esempio da seguire”. Il riferimento è ai tanti casi di violenza della polizia contro gli afroamericani, per i quali è stato necessario attendere mesi (se non anni) per un'accusa formale contro i responsabili. Per Ben Crump gli agenti hanno usato una forza “eccessiva” e “brutale” contro il 29enne indifeso.

La madre: “Hanno cercato di coprire quanto accaduto, pregherò comunque per voi”

“Penso che la polizia abbia cercato di coprire quanto accaduto. Lo hanno picchiato fino alla morte” si lamenta Row Vaughn Wells, la madre di Tyre. La donna, alla Cnn, confessa di non aver guardato il video del fermo (“Mi hanno detto che è orribile. Mi hanno detto che chiamava mamma”). La signora Wells si rivolge ai cinque agenti incriminati per il decesso: “Avete disonorato le vostre famiglie, ma io pregherò per voi. [Tyre] aveva tatuato il mio nome, mi voleva bene e io gli volevo bene”. Mentre Rodney Wells, il patrigno di Nichols, chiede “proteste pacifiche. Per favore, manifestate in pace”.