Via i teppisti dagli stadi, via i violenti dalle manifestazioni sportive. "Chi vuole usare il calcio per fare casino - tuona Luciano Spalletti a proposito della guerriglia sull'A1 tra presunti tifosi napoletani e romanisti - deve stare fuori; chi si vuole sfondarsi lo faccia dove gli pare, ma deve stare lontano dallo stadio perché lo sport è della gente. Lo sport è essere più bravi con il sacrificio e tirando il meglio da sé stessi. Queste persone - ha rincarato la dose - devono stare a casa e se non ci stanno gli deve essere imposto".
A 24 ore dalla super sfida di domani sera contro la Juventus, Spalletti ricorre a un'immagine che strappa anche un sorriso. Addita Massimiliano Allegri, reo - secondo l'allenatore del Napoli - di non essere franco sul giudizio relativo alle squadre più forti della Serie A. “Inutile che metta cappello e barba finta - la stoccata - perché non c'è un quarto posto che soddisfi la Juventus. Capisco che per Allegri sia meglio comparire da comprimari, ma la sua squadra - continua il tecnico in conferenza stampa alla vigilia della partita - è imbottita di campioni e quindi è impossibile non partire da favoriti. Certi investimenti si pagano lottando per la vittoria dello scudetto e della Champions”.
Sale la temperatura in vista di Napoli-Juventus. Capolista contro inseguitrice, a -7, reduce da otto vittorie consecutive. Il mister dei partenopei replica al collega bianconero che aveva dichiarato: "Due mesi fa nessuno credeva che potessimo arrivare a questo appuntamento in queste condizioni, ma dobbiamo mantenere un profilo basso. Non è un test, ma una gara di campionato in cui veniamo da risultati importanti, e il Napoli pure: gli azzurri - aveva proseguito Allegri - possono girare a 50 punti. Domani non sarà decisiva, ma sarà molto più importante per loro che per noi. Dobbiamo giocare con tecnica e intensità; sarà una sfida difficile - la conclusione dell'allenatore della Juve - perché è uno scontro diretto in casa della più forte del campionato, lo dice la classifica".