California

Massacro alla festa per il Capodanno lunare: il killer uccide undici persone e si suicida

Decine di migliaia di persone si erano radunate a Monterey Park per un festival. Dopo mezz'ora il killer ha assaltato anche un altro locale cinese, ma è stato disarmato

Massacro alla festa per il Capodanno lunare: il killer uccide undici persone e si suicida
Kristy Hutchings (she/her) @krhutchings
La polizia circonda un furgone bianco a Torrance

Il sospettato del massacro perpetrato in una sala da ballo della California meridionale è morto per una ferita d'arma da fuoco autoinflitta. Il killer è stato identificato. Si chiamava Huu Can Tran, un uomo asiatico di 72 anni: il bilancio è di undici vittime, dieci persone sono morte subito una in ospedale. Diversi i feriti. Non è ancora chiaro il movente di questa scia di sangue.

La sparatoria è avvenuta alle porte di Los Angeles, a Monterey Park, in California, una comunità a maggioranza asiatico-americana, che ieri stava celebrando l'inizio del capodanno lunare.

Le autorità hanno detto che dopo aver aperto il fuoco, l'assassino ha preso di mira un secondo locale nella vicina città di Alhambra, sempre nell'area di Los Angeles, sempre a maggioranza asiatico-americana. Lì è è stato bloccato e disarmato da coraggiosi clienti, "eroi" come li ha definiti il capo della polizia. 

Quindi è fuggito a bordo di un furgone bianco e ha percorso circa 50 km prima di essere fermato a Torrance, un'altra comunità che ospita molti asiatici americani, dalle squadre speciali. Gli agenti gli hanno chiesto di uscire e poi hanno sentito uno sparo. Dopo circa un'ora hanno frantumato i finestrini del van e hanno trovato il corpo del killer senza vita.

Lo sceriffo della contea di Los Angeles Robert Luna ha aggiunto che il killer aveva con sé una pistola semiautomatica con un caricatore esteso, una seconda pistola è stata scoperta nel furgone dove l'uomo è stato trovato morto e che non ci sono altri "sospetti in sospeso".

Quanto al movente, ha dichiarato che "tutte le piste sono aperte", con ipotesi che vanno dalla "violenza domestica" al "crimine d'odio".

Il presidente Biden ha ordinato le bandiere a mezz'asta in tutti gli edifici pubblici degli Stati Uniti.

Finora sono state identificate due armi, tra cui una pistola con caricatore ad alta capacità, che consente a chi spara di sparare più colpi senza fermarsi a ricaricare. L'arma recuperata ad Alhambra è stata descritta come una pistola d'assalto semiautomatica con caricatore ad alta capacità. Una terza altra arma da fuoco è trovata nel furgone bianco dove è stato rinvenuto il killer.

Veicoli Swat e altre auto delle forze dell'ordine hanno circondato il furgone per diverse ore domenica pomeriggio prima che gli agenti vi entrassero, un'operazione che le telecamere dei notiziari locali hanno trasmesso in diretta.

Gli istruttori di ballo che tenevano lezioni allo Star Ballroom Dance Studio di Monterey Park hanno dichiarato che la scuola serviva una clientela prevalentemente anziana e asiatico-americana. 

Il brutale attacco nel centro della città è avvenuto durante la celebrazione del nuovo anno lunare, celebrato da miliardi di persone nelle comunità asiatiche e della diaspora asiatica in tutto il mondo.

La sparatoria, la più grave da mesi a questa parte, è arrivata in un momento segnato dall'aumento degli episodi di crimini d'odio contro gli asiatici americani. Uno studio del Center for the Study of Hate and Extremism ha rilevato che i crimini d'odio contro gli asiatici americani sono aumentati del 39% a livello nazionale nel 2021, rispetto al 2020.

Biden: “Fbi in supporto alle indagini delle autorità locali”

Il presidente Joe Biden è stato informato sulla sparatoria di massa, scrive su Twitter l'addetta stampa della Casa Bianca Karine Jean-Pierre: "Il presidente si è assicurato che l'FBI stia fornendo pieno supporto alle autorità locali e ha chiesto di aggiornarlo costantemente", ha aggiunto Jean-Pierre. Anche la vicepresidente Kamala Harris e il procuratore generale Merrick Garland hanno ricevuto dettagli sulla sparatoria.

“Jill e io stiamo pregando per coloro che sono stati uccisi e feriti nella micidiale sparatoria di massa della scorsa notte a Monterey Park. Sto monitorando attentamente questa situazione man mano che si sviluppa ed esorto la comunità a seguire le indicazioni dei funzionari locali e delle forze dell'ordine nelle ore a venire”, ha scritto su Twitter il presidente degli Stati Uniti

Il Governatore della California: “Orribile e spietato atto di violenza armata”

"La gente di Monterey Park avrebbe dovuto trascorrere una notte di gioiosa celebrazione del capodanno cinese. Invece, è rimasta vittima di un orribile e spietato atto di violenza armata", ha scritto su Twitter il governatore della California, Gavin Newsom. "I nostri cuori piangono, mentre continuiamo a monitorare la situazione", ha concluso nel suo post il democratico.

Negli Stati Uniti, nei primi 23 giorni dell'anno ci sono state almeno 36 'sparatorie di massa', intese come fatti di sangue causati da armi da fuoco che hanno ferito o ucciso quattro o più persone (escluso il killer): più di una al giorno. Sono i dati che riporta la Cnn citando i dati forniti dall'organizzazione no-profit Gun Violence Archive.

Il Killer della sala da ballo di Monterey Ap
Il Killer della sala da ballo di Monterey

Chi era il killer

Il killer della strage nella Star Ballroom Dance Studio, a Monterey Park, in California, aveva dato lezioni di ballo nella stessa sala nel 2000. Huu Can Tran, 72 anni, di origini asiatiche, che si è tolto la vita dopo aver compiuto il massacro, era un frequentatore abituale del locale e proprio lì avrebbe conosciuto la moglie, dalla quale ha divorziato nel 2005. 

Gli amici raccontano che l'uomo non piaceva a tutti e che si era fatto l'idea che si dicessero cose cattive sul suo conto.   

Oltre a insegnare danza quasi cinque volte alla settimana, Tran era anche un camionista e ha registrato un'attività, la Tran's Trucking Inc. dal 2002 al 2004, secondo i documenti ottenuti dalla Cnn. Non è chiaro quando abbia smesso di insegnare ballo, ma si era trasferito a Hemet, nel sud della California, nel 2013, dopo circa 20 anni a Los Angeles.