Al Senato

Dopo FI e Lega, anche FdI presenta una legge sull'embrione. Opposizioni: "Attacco alla 194"

A Palazzo Madama presentate 4 proposte di maggioranza in materia. Il disegno di legge Menia è "una mostruosità giuridica", va all'attacco Cecilia D'Elia, senatrice Pd e portavoce nazionale della conferenza delle democratiche

Dopo FI e Lega, anche FdI presenta una legge sull'embrione. Opposizioni: "Attacco alla 194"
(LaPresse)
L’Aula del Senato

Anche Fratelli d'Italia ha presentato in Senato un disegno di legge sul riconoscimento giuridico del nascituro. Il testo, depositato il 13 gennaio, ha come primo firmatario Roberto Menia e va ad aggiungersi agli altri tre del centrodestra in materia. Dopo Forza Italia e Lega, a questo punto, tutti i gruppi della maggioranza hanno una proposta in materia. E l'opposizione reagisce con veemenza. 

"Dopo il ddl Gasparri - dice la senatrice del Pd, Valeria Valente - arriva il ddl Menia per riconoscere la capacità giuridica del concepito. Evidentemente Fratelli d'Italia non voleva sentirsi da meno rispetto a Forza Italia, nell'attacco alle libertà e ai diritti delle donne di disporre del proprio corpo e di autodeterminarsi". 

L'obiettivo, evidenzia la presidente dei senatori Dem, Simona Malpezzi, è "cancellare il diritto della donna di autodeterminarsi nella scelta di diventare madre o meno". Il disegno di legge Menia titola: “Modifica dell'articolo 1 del codice civile in materia di riconoscimento della capacità giuridica ad ogni essere umano”. Codice che prevede che la capacità giuridica si acquisisca "al momento della nascita". 

La precedente proposta di Fi a prima firma di Maurizio Gasparri e depositata a ottobre prevede il “riconoscimento della capacità giuridica del concepito”. Mentre un altro testo presentato dal capogruppo della Lega, Massimiliano Romeo, all'articolo 3 prevede, tra l'altro, che "il concepito è riconosciuto quale componente del nucleo familiare a tutti gli effetti". 

Accanto a queste c'è anche una proposta di Isabella Rauti di FdI che chiede l'istituzione, il 25 marzo, della "Giornata del nascituro”. 

Il disegno di legge Menia è "una mostruosità giuridica", va all'attacco Cecilia D'Elia, senatrice Pd e portavoce nazionale della conferenza delle democratiche. "Il testo presentato - aggiunge - è totalmente incompatibile con il principio di autodeterminazione ed è un chiaro tentativo di mettere in discussione proprio la legge 194, ma non ci riusciranno". 

Il senatore Roberto Menia rivendica la paternità del ddl: "Voglio proclamare il diritto di vivere, il diritto di nascere a quello che è già un essere vivente".
Il testo è molto breve: "1. L'articolo 1 del codice civile è sostituito dal seguente: 'Art. 1. - (Capacità giuridica). - Ogni essere umano acquista la capacità giuridica dal momento del concepimento. I diritti patrimoniali che la legge riconosce a favore del concepito sono subordinati all'evento della nascita'".

"Lo avevo già presentato dieci anni fa alla Camera. Il succo - spiega il parlamentare di FdI - è il diritto dell'embrione, per me esiste un diritto alla vita, l'ho fatto in piena coscienza. Io ho il diritto, mi auguro, non esiste un pensiero unico su queste cose: noi non possiamo raccontarci ipocritamente che la vita nasce nel momento in cui il bimbo esce dall'organo femminile. La vita nasce ben prima".

Questo il pensiero di Menia raccolto da Askanews: "C'è gente che ci parla della sensibilità delle piante, ci preoccupiamo delle foche monache, siamo diventati tutti animalisti, il Covid ci ha insegnato che c'è addirittura un superpotere che protegge la nostra salute, devono decidere pure quando dobbiamo morire, ma sul diritto di nascita si può giocare con la vita. Non si può giocare con la vita. Io ho capito benissimo qual è il senso: questo va contro il principio di autodeterminazione delle donne. No, io sono per il principio del diritto alla vita: perché questa Europa sta morendo? Perché la gente non nasce più, qua si vuole affermate il diritto di qualcuno di decidere che qualcun altro non ha il diritto di nascere. Dopo di che si gioca con gli embrioni, si fanno cose strane, due maschi che si mettono insieme rivendicano il diritto all'omogenitorialità, vanno a comprarsi attraverso l'utero di qualcuno un bambino? Cose che trovo moralmente ributtanti, e quindi voglio proclamare il diritto di vivere, il diritto di nascere a quello che è già un essere vivente".