"L'operazione finirà negli annali della medicina"

Ucraina, chirurgo rimuove granata inesplosa dal petto di un soldato

I Genieri hanno fatto brillare ordigno dopo l'intervento

Un soldato ucraino è stato operato con successo per la rimozione di una granata inesplosa dal petto, operazione che, secondo più voci, "finirà negli annali della medicina". Il chirurgo ha estratto l'ordigno da appena sotto il cuore del militare ferito, mentre due genieri hanno provveduto dopo l'intervento a far brillare la granata. Come ha spiegato Hanna Maliar, vice ministro della Difesa ucraino, che ha caricato un'immagine di una apparente radiografia in cui si vede l'ordigno all'interno del corpo del malcapitato soldato.

"I medici militari hanno effettuato un'operazione per rimuovere una granata Vog, che non è esplosa, dal corpo del soldato", ha scritto in un post su Facebook. Anton Gerashchenko, consigliere ministeriale per gli affari interni dell'Ucraina, ha affermato che una squadra di genieri ha neutralizzato la granata e ha aggiunto che la procedura chirurgica finirà "nei libri di testo di medicina". 

L'operazione è stata eseguita senza utilizzare l'elettrocoagulazione, un metodo comune per controllare il sanguinamento durante l'intervento chirurgico, perché "la granata poteva esplodere in qualsiasi momento", ha spiegato Maliar. Un'immagine mostra il chirurgo che tiene in mano l'esplosivo dopo l'intervento.

"La parte inesplosa della granata è stata prelevata da sotto il cuore. La granata non è saltata in aria, ma è rimasta esplosiva", ha scritto in un aggiornamento di Telegram Gerashchenko.

Citando Yevgenia Slivko, consulente per le comunicazioni del comandante delle forze mediche dell'esercito ucraino, Gerashchenko ha affermato che si ritiene che il paziente avesse circa 28 anni. "Non ci sono mai state operazioni del genere nella pratica dei nostri medici. Simile è stato durante la guerra in Afghanistan. Riguardo all'attuale paziente posso dire che è nato nel 1994, ora viene mandato in riabilitazione, le sue condizioni sono stabili. Penso che questo caso finirà negli annali della medicina".