In Siria e in Turchia si scava senza sosta per cercare di salvare vite, nonostante sia trascorsa più di una settimana dal terremoto devastante che ha colpito i Paesi. I soccorritori intervengono anche grazie all’aiuto di decine e decine di cani da soccorso provenienti da varie parti del mondo. Al loro impegno sono intrecciate delle storie commoventi.
Kopuk, il retriever ferito alle zampe che ha continuato a cercare
Si chiama Kopuk il golden retriever di 4 anni, assegnato con la sua squadra di soccorritori Afad a Malatya, città nella provincia di Kahramanmaras, duramente colpita dal sisma. Dal suo arrivo il cane si è messo subito al lavoro, conducendo i soccorsi dove fiutava ancora la vita. È rimasto ferito alle zampe, frugando tra le macerie, e gli sono stati messi diversi punti di sutura. Ma non si è fermato, contribuendo – riportano i media turchi – al salvataggio di almeno 5 persone.
Proteo, il cane messicano che ha dato la vita tra le macerie turche
Non ce l’ha fatta invece Proteo, uno dei 16 cani da soccorso inviati in Turchia dal Messico: è morto “in azione” ha annunciato ieri il ministero della Difesa messicano, come riportano i media nazionali. Il ministero non ha reso noto le cause del decesso del cane. “Grazie Proteo per il tuo lavoro eroico, hai compiuto la missione dell’esercito messicano”, ha affermato il ministero della Difesa in un comunicato. “I membri dell’Esercito e dell’Aeronautica messicani si rammaricano profondamente per la perdita del nostro grande compagno, il cane Proteo, hai compiuto la tua missione come membro della delegazione messicana nella ricerca e nel salvataggio dei nostri fratelli in Turchia”, prosegue la nota: “Siamo orgogliosi di te”.
Rientrano in patria le squadre di protezione civile tedesca con 4 cani
E in queste ore si preparano a rientrare in Germania i 50 membri delle squadre specializzate in ricerca e soccorso della Protezione Civile tedesca (Thw). Le squadre erano arrivate nella provincia turca di Hatay, sul confine con la Siria, con quattro cani addestrati alla ricerca tra le macerie e 16 tonnellate di equipaggiamento. Uno degli ultimi salvataggi a cui le squadre tedesche hanno partecipato, quello di una donna di 88 anni estratta viva della macerie nel weekend.