L'informativa del ministro della Giustizia a Montecitorio

Caso Cospito, Nordio: "La revoca del 41bis aprirebbe la strada ai mafiosi"

Riguardo a documenti sul caso dell'anarchico mostrati dal deputato Donzelli in aula alla Camera: "Nessuna intercettazione è stata divulgata. I documenti non erano secretati"

La dicitura "limitata divulgazione rappresenta una formulazione che esula dalla materia del segreto di Stato e dalle classificazioni di segretezza ed è inidonea a connotare il documento trasmesso come atto classificato". Lo ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, parlando alla Camera del documento citato da Giovanni Donzelli sui colloqui avuti da Alfredo Cospito con esponenti della criminalità organizzata. 

Nel corso dell'informativa del Guardasigilli sul cosiddetto “caso Donzelli” e sulla vicenda dell'anarchico Cospito, il ministro Nordio riferisce sugli esiti dell'istruttoria ministeriale svolta a seguito delle affermazioni fatte in Aula dal deputato di Fratelli d'Italia in merito ad alcune informazioni contenute nelle relazioni del Dap. "L'affermazione di Donzelli è riferibile a una scheda di sintesi del Nic sulle quali non risultano apposizioni formali di segretezza. La dicitura 'limitata diffusione' esula dalle classificazioni disciplinate dalla legge ed è di per sé inidonea a catalogare il documento come classificato. È solamente una prassi del Dap", ha affermato il ministro della Giustizia. "Quanto ai colloqui riportati, visto che si è ipotizzato che fossero state divulgate delle intercettazioni disposte dalla magistratura: nessuna di queste è mai stata divulgata, né sarebbe stato possibile perché non esistono".

Questione Cospito

"Il 9 febbraio, dopo i pareri delle autorità giudiziarie interessate ho firmato il decreto" che respinge "la revoca anticipata del 41 bis avanzata il 12 gennaio dal difensore di Cospito. Gli elementi di novità addotti dalla difesa non sono dotati della necessaria portata demolitoria dei presupposti per il mantenimento di questo regime. Questa valutazione ha riscontro nel parere espresso il 31 gennaio dallo stesso Procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo". Così il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, nel corso dell'informativa urgente alla Camera. 

"Sulla mia decisione di rigettare la richiesta di revoca del 41 bis non ha influito né poteva influire la requisitoria del procuratore generale di Cassazione" perché "non ne ero a conoscenza". "Del parere depositato dal procuratore generale l'8 febbraio non poteva essere a conoscenza il ministero, perché non è stato mai richiesto e non è mai stato comunicato", ha precisato. "L'incessante succedersi di eventi critici legati alla galassia anarchica insurrezionalista mi ha spinto al rendere immutata la valutazione della sua pericolosità sociale" e "la sua capacità di orientare la galassia anarchica insurrezionalista". 

"È assicurato il continuo quotidiano monitoraggio" di Alfredo Cospito: le cui condizioni di salute "sono monitorate in tempo reale". Dal 13 febbraio, Cospito ha ripreso gli integratori di potassio, tornato nei valori normali, ha aggiunto Nordio, i suoi valori sono ripresi ed è migliorato il suo quadro clinico, che rimane però grave.

"Cospito si trova in un centro clinico di eccellenza dove è costantemente monitorato, in seguito a un calo progressivo degli elettroliti. Dalla  relazione sanitaria del 12 febbraio è emerso che è in discrete condizioni generali, vigile e orientato e autonomo nella deambulazione. Dalla nota del 13 febbraio si legge che Cospito ha ripreso gli integratori i valori di potassio sono migliorati. Ieri ha assunto yogurt con miele e oggi potassio, zucchero e sale e che oggi riprenderà gli integratori personali. I valori di iodio sono sotto la norma ma in netta risalita e non vi è stato alcun decadimento cognitivo del detenuto, l'unico valutabile sull'incidenza della pericolosità sociale per il mantenimento del 41bis".

Strada aperta a mafiosi se si revoca 41bis a Cospito

Quella di Alfredo Cospito è una "scelta consapevole di deterioramento fisico". E dunque, in caso di revoca del 41bis per le sue condizioni di salute, "chiunque adottasse la stessa strategia potrebbe ottenere la revoca" e si aprirebbe la strada per le richieste di una moltitudine di mafiosi. Lo ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio.