I 150 anni del Carnevale di Viareggio: pace, ambiente e meno satira politica

Il Carnevale di Viareggio compie 150 anni e dà il via alla tradizionale festa con i grandi carri che sfilano sui viali a mare. La speranza della pace, in tutto il mondo ma in particolare tra Ucraina e Russia, e l'ambiente sono tra i temi più trattati dalle costruzioni allegoriche. La satira politica lascia il posto ai sogni e alle speranze di un mondo migliore.

Come l'anno scorso in concorso ci sono nove carri di prima categoria, quattro di seconda, nove mascherate di gruppo, 10 maschere isolate, e sono sei le pedane aggregative fuori concorso. 

Fra le mascherate a piedi si trovano raffigurate la regina Elisabetta e l'ex senatore leghista Simone Pillon. 

Tra i carri, Jacopo Allegrucci, vincitore in carica in prima categoria, immagina un vecchio cantastorie che irrompe nel corso con il suo carrozzone carico di emozioni e ricordi per raccontare "Una storia fantastica", quella dei 150 anni del Carnevale di Viareggio. Tra le maschere presenti, anche il volto del presidente del Senato Ignazio La Russa.

Luigi Bonetti chiama a raccolta i più celebri sacerdoti dell'occulto per ritrovare l'equilibrio perduto, "Una macumba per dire basta".

Fabrizio e Valentina Galli immaginano una grande astronave, guidata da Burlamacco e Ondina, maschere ufficiali della manifestazione, pronta a salpare verso un Pianeta Terra 2.0. 

Umberto, Stefano, MIchele Cinquini e Silvia Cirri con l'"Evoluzione della specie" fanno annunciare il proprio anatema contro la guerra da un grande gorilla al centro della scena e ritagli di giornali, lasciati volutamente non dipinti.

"Meraviglioso" è l'esclamazione del grande Pulcinella che si sveglia dall'incubo della depressione e riscopre la bellezza del mondo, nell'allegoria di Luciano Tomei su idea e progetto di Antonino Croci. 

Alessandro Avanzini in "Pace armata" riflette sulla necessità di progettare destini di pace per un futuro migliore, con un personaggio centrale caratterizzato da una grande maschera antigas sul volto e un mantello color arcobaleno sulle spalle, con tanti volti di bambini a spuntare dal retro della costruzione.

Roberto Vannucci nell'allegoria dal titolo "Io sono nessuno" vede nei girasoli un simbolo per indicare la strada migliore verso un ritorno alla luce dopo anni bui e difficili. 

Ancora, ci sono messaggi pacifisti nelle costruzioni minori 'C'era un ragazzo che come me' di Edoardo Ceragioli, 'L'umanità ha perso il filo' di Matteo Raciti, 'Tempo scaduto' di Andrea Giulio Ciaramitaro e 'Figli della guerra' di Michele Deledda, che rappresenta la foto iconica di Steve McCurry ovvero Sharbat Gula, che ritrae una ragazza con turbante rosso spaventata dai bombardamenti.

Tra le mascherate singole ha sfilato "The Rocky Horror Pillon show", realizzata da Serena Mazzolini, che rappresenta, caricaturizzato, l'ex senatore Lega Simone Pillon "paladino - spiega la didascalia della costruzione - della lotta contro il Ddl Zan". Nella costruzione allegorica Pillon veste i panni del dottor Frank, protagonista del musical The Rocky Horror Picture show.

Tra i personaggi spiccano gli omaggi a Stan Lee e alla regina Elisabetta d'Inghilterra. 'I fumetti sono le favole per gli adulti' di Edoardo Spinetti è la mascherata isolata dedicata a Stan Lee, genio del fumetto e creatore della Marvel da cui sono nati i supereroi più amati in tutto il mondo. Accanto a lui appaiono ovviamente alcuni dei personaggi più celebri, come Spider Man, Thor e Thanos. 

Nella maschera di gruppo 'Gli anglicani' di Libero Maggini la protagonista è la regina Elisabetta II, attorniata da un simpatico esercito di cani.