Già rientrato nel suo domicilio di Bruxelles

Qatargate: rilasciato senza condizioni Niccolò Figà-Talamanca

Il responsabile della ong "Non c'è pace senza giustizia", era in carcere dal 9 dicembre scorso. Dopo un interrogatorio di questa mattina sarebbero emersi "nuovi elementi" che hanno portato il giudice istruttore belga alla scarcerazione

Qatargate: rilasciato senza condizioni Niccolò Figà-Talamanca
ANSA
Niccolò Figà-Talamanca

Niccolò Figà-Talamanca, il 56enne responsabile dell'ong No Peace Without Justice arrestato nell'ambito dell'inchiesta belga sul cosiddetto Qatargate il 9 dicembre scorso, è stato scarcerato oggi senza condizioni (senza nessuna misura che ne restringa la libertà) dopo quasi due mesi di detenzione, si apprende da diverse fonti di agenzia. 

Figà-Talamanca, era stato ascoltato dagli inquirenti questa mattina, ma il rilascio è arrivato all'improvviso. Lo scorso 14 dicembre, in una prima udienza per la conferma della custodia cautelare, era stato inizialmente rilasciato sotto sorveglianza elettronica, decisione poi ribaltata dalla Camera di Consiglio del Tribunale di Bruxelles che aveva accolto l'appello del procuratore federale belga, prolungando così la detenzione, confermata in seconda battuta anche lo scorso 26 gennaio.

A cambiare il corso degli eventi, stando a quanto trapelato dalla procura belga, sarebbero stati "nuovi elementi" emersi negli ultimi giorni. E che sembrano trarre origine da nuove rivelazioni offerte agli inquirenti dal pentito Pier Antonio Panzeri a inizio settimana. Figà-Talamanca è intanto già ritornato nel suo domicilio di Bruxelles.

Talamanca era uno dei quattro arrestati, nell'ambito dell'inchiesta, assieme ad Antonio Panzeri, Eva Kaili e Francesco Giorgi. Le accuse per lui, come per gli altri 3 erano di associazione criminale, corruzione e riciclaggio. L'ipotesi accusatoria era che la sua Ong venisse utilizzata per "far girare i soldi" tra Bruxelles, Doha e Rabat. Ipotesi sempre respinta con forza dall'attivista, che da subito si è detto "estraneo ai fatti" e, insieme al suo team legale, guidato dall'avvocato Barbara Huylebroek, ha più volte fatto richiesta di scarcerazione, per lo meno sotto sorveglianza elettronica.

Fino all'improvviso, e per adesso non motivato, capovolgimento di fronte, sancito dallo stesso giudice istruttore belga Michel Claise, che dopo averlo interrogato lo ha reso libero senza condizioni.

Non C'è Pace Senza Giustizia: “Ora auspichiamo l'archiviazione delle accuse”

"Siamo molto felici per Niccolò Figà-Talamanca, che finalmente stasera potrà abbracciare la sua famiglia dopo questo periodo di privazione della libertà personale. Prendiamo anche positivamente atto che la decisione di liberarlo senza condizioni sia venuta dallo stesso giudice istruttore che lo aveva arrestato, nel cui lavoro abbiamo sempre avuto fiducia. Ora auspichiamo che il passaggio successivo sia l'archiviazione delle accuse e la piena riabilitazione della sua figura". Lo si legge in una nota di Non C'è Pace Senza Giustizia.

Bonino: “Chi riparerà a questo danno reputazionale e personale?”

“Sulla scarcerazione di Niccolò Figà-Talamanca siamo umanamente molto contenti. Ricordando, però, che solo sei giorni fa invece gli era stata rifiutata. Ci auguriamo adesso che andando a casa possa stare e rivedere i figli e la moglie, visto che è stato in carcere due mesi. Non so chi riparerà a questo danno reputazionale e personale, oltre che per Non c’è Pace Senza Giustizia, ora che nessuno se ne occuperà più, però ci proviamo e vedremo. Intanto grazie a Niccolò per la sua resistenza e grazie a tutti quelli, pochi veramente, che ci hanno dato una mano. Finalmente dormirò una notte con calma. So che è tutto molto poco politico ma è molto umano. Poi vedremo per la scarcerazione senza condizioni le motivazioni di questa decisione. Intanto prendiamo atto che è così”. Lo ha detto la leader di +Europa Emma Bonino, intervenendo stasera su Radio Radicale.

Associazione Coscioni: “Mai convinti delle gravissime accuse a Niccolò”

Marco Perduca, anche a nome di Filomena Gallo e Marco Cappato, segretario e tesoriere dell'associazione Luca Coscioni, esprimono la loro soddisfatta felicità per la liberazione senza condizioni di Niccolò Figà-Talamanca, iscritto e sostenitore dell'associazione. Cappato e Perduca conoscono Figà-Talamanca dai tempi di New York quando nel 1996 affrontarono le fasi finali del movimento mondiale per l'istituzione della corte penale internazionale. “Non siamo mai stati convinti delle gravissime accuse contro Niccolò, e non solo perché non le si conoscessero nel dettaglio, ha detto Perduca. ”È da sperare che dopo aver riabbracciato moglie e figli Nicolò possa aiutarci a capire se, come e quanto i diritti umani siano violati anche nel cuore dell'Europa, in un sistema processuale penalistico che fa pensare a periodi bui del nostro continente piuttosto che all'Unione Europea".