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Terremoto in Turchia e Siria, stadi trasformati in centri di emergenza per la raccolta degli aiuti

Il Galatasaray su Twitter: "Invitiamo i nostri cittadini a donare il sangue". Il presidente del Besiktas: "Dobbiamo essere uniti e solidali: ci terremo per mano e risorgeremo da tutto questo"

Terremoto in Turchia e Siria, stadi trasformati in centri di emergenza per la raccolta degli aiuti
(GettyImages)
Terremoto in Turchia e Siria, le province di Turkiye

Dopo il terremoto che ha colpito Turchia e Siria gli stadi delle principali squadre di calcio sono stati trasformati in centri di raccolta degli aiuti per gli sfollati. Le società di Besiktas, Fenerbahçe e Galatasaray hanno deciso di mettere a disposizione il "Vodafone Park", gli stadi "Ulker" e "Nef" e le strutture Tacspor ad Atasehir, sotto il coordinamento dell'Afad, l'organismo per la gestione dei disastri e delle emergenze. Il Galatasaray ha annunciato che le forniture saranno raccolte nelle strutture di Atasehir e nello stadio Nef. Il Besiktas ha dato vita a un comitato per gli aiuti e pubblicato un tweet in cui si legge: "Invitiamo i nostri cittadini a donare il sangue in tutta la Turchia in giornata per le necessità che dovessero verificarsi nell'area terremotata".

L'appello del Besiktas

Anche il Besiktas ha rivolto un appello per chiedere a tutti di dare una mano: "Dobbiamo essere uniti e solidali: ci terremo per mano e risorgeremo da tutto questo. Siamo felici di poter essere un mezzo per aiutare il nostro popolo travolto da tanto dolore". Ahmet Nur Cebi, presidente della squadra di Istanbul, ha scelto di esporre le bandiere a mezz'asta su tutti i campi del club e ha fatto visita al centro di soccorso e a quello di raccolta del sangue. "Le società sportive sanno che cosa possono fare quando si tratta di patria e nazione. Abbiamo reagito rapidamente come club. I nostri sostenitori del Besiktas possono portare i loro aiuti al parco Vodafone o lasciarli agli stadi Fenerbahçe e Galatasaray. Che sia di lezione per il mondo intero. Il popolo turco sarà sempre in grado di essere unito di fronte alle necessità".

Il calciatore Atsu in discrete condizioni

Il calciatore ghanese Christian Atsu sarebbe intanto in discrete condizioni dopo essere stato salvato dalle macerie di un edificio. La Federcalcio del Ghana ha diffuso in seguente comunicato: "Abbiamo ricevuto alcune notizie positive in base a cui Christian Atsu è stato salvato con successo dalle macerie dell'edificio crollato e sta ricevendo cure. Continuiamo a pregare per Christian". Il calciatore classe '92, ex titolare di Chelsea, Newcastle, Porto ed Everton, ora in forza all'Hatayspor, domenica sera aveva segnato la rete decisiva al 97esimo contro il Kasimpasa. In seguito al crollo della sua abitazione avrebbe riportato ferite addominali e farebbe fatica a respirare, tanto da rendere necessario il ricovero in ospedale. Nulla da fare invece per portiere dello Yeni Malatyaspor, Ahmet Turkaslan, morto nel terremoto.

Il pallavolista Lagumdzija: "Distrutta anche la casa del mio migliore amico"

In mattinata invece Adis Lagumdzija, opposto della Valsa Group, la squadra di pallavolo di Modena, ha parlato prima della partenza per per Lubiana dove desputerà i quarti di finale di Coppa CEV: "La situazione in Turchia è drammatica. Hanno dichiarato il quarto livello di allarme invocando l'aiuto degli altri paesi. Spero che oggi possano trovare molte delle persone ancora disperse, purtroppo ho anche amici e conoscenti in quelle zone. I miei parenti fortunatamente sono in Bosnia, ma lì ho uno dei miei migliori amici la cui casa è stata distrutta e alcuni giocatori con cui sono stato in squadra in passato che sono al momento dispersi".