L'accertamento deciso dal procuratore di Marsala e dal Pm

Caso Denise Pipitone, negativo il test di comparazione con il Dna di una ragazza bosniaca

"Non eravamo a conoscenza di tale accertamento. Rimaniamo sempre speranzosi ma con i piedi ben piantati a terra in attesa di notizie concrete". Così i genitori di Denise

Caso Denise Pipitone, negativo il test di comparazione con il Dna di una ragazza bosniaca
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Esito negativo. Questo è il risultato della comparazione del Dna di una ragazza bosniaca, Denisa, con quello di Denise Pipitone, la bambina scomparsa il 1 settembre del 2004 a Mazara del Vallo. Gli accertamenti genetici sono stati disposti dal procuratore di Marsala Fernando Asaro e dal pm Roberto Piscitello.

Nasce dalla segnalazione dei carabinieri della stazione romana di Talenti  l'accertamento sul Dna della ragazza bosniaca il cui profilo genetico è stato comparato con quello di Denise Pipitone. I militari avevano raccolto le indicazioni dei vicini di casa della bosniaca Denisa Beganovic, che si erano incuriositi per il nome, che richiamava quello di Denise, e per la sua somiglianza, da loro riscontrata, con la bambina. La segnalazione dei carabinieri è stata trasmessa alla Procura di Marsala che ha chiesto ai militari di acquisire, col consenso della giovane, il Dna per una comparazione con quello della bambina. L'accertamento è stato disposto nell'ambito di un fascicolo, cosiddetto modello 45, nel quale i pm raccolgono le decine di segnalazioni che periodicamente arrivano sulla scomparsa di Denise e sulle quali i magistrati dispongono sistematicamente indagini. Mesi fa è stata archiviato il filone dell'inchiesta che coinvolgeva l'ex moglie del padre naturale della piccola, ma la Procura non ha mai smesso di approfondire spunti e segnalazioni sul caso.

Durante la trasmissione tv “Quarto grado”, in onda su Rete4, era stata data la notizia che i carabinieri avevano prelevato un campione salivare da una ragazza 20enne di origini bosniache che vive in un campo rom nella Capitale.

 "Sono fughe di notizie che colpiscono al cuore una madre e un padre in attesa. E queste cose non dovrebbero accadere". Lo ha detto  all'ANSA l'avvocato Giacomo Frazzitta, legale di Piera Maggio e Pietro Pulizzi. 

"Non eravamo a conoscenza di tale accertamento. Rimaniamo sempre speranzosi ma con i piedi ben piantati a terra in attesa di notizie concrete. Non possiamo permetterci illusioni dolorose". Così i genitori di Denise.  E sui social scrivono: "Un tuffo al cuore, sono fatti che non dovrebbero nemmeno accadere. Le notizie, 'specialmente quelle particolari' dovrebbero passare prima da noi genitori e dopo alla stampa, (con tutto rispetto). Questo non è umanamente corretto. Siamo coinvolti in un arancia meccanica dei sentimenti".

Denisa, ha 20 anni e vive in un campo rom di Roma, martedì scorso, 28 febbraio, sarebbe stata sottoposta dai carabinieri a un tampone salivare per il prelievo del Dna. I militari le avrebbero poi mostrato delle fotografie della piccola Denise Pipitone e del padre, Pietro Pulizzi.

La giovane all’inviata della trasmissione di Rete 4 ha detto: "Mi hanno fatto vedere la foto di un uomo con sua figlia ma non li conosco. I carabinieri mi hanno detto che stanno cercando una bambina scomparsa". Secondo l'anagrafe, la ragazza sarebbe nata in Bosnia nel 2002, due anni dopo Denise Pipitone, e sarebbe cresciuta lì con la nonna, come lei stessa ha dichiarato. La giovane ha poi raccontato di essere cresciuta insieme alla nonna in Bosnia e che sarebbe stata nel nostro Paese anche nel 2005, all’età di tre anni per poco tempo e poi sarebbe tornata cinque anni fa nel 2018.

La madre di Denise Pipitone getty
La madre di Denise Pipitone