C'era un 44enne che viveva in una Casa popolare intestata al padre (che non pagava l'affitto da 30 anni), dichiarando di pagarne la pigione, una decina di parcheggiatori abusivi, extracomunitari non residenti in Italia da 10 anni, ma soprattutto alcuni pregiudicati per reati gravi come traffico di droga, immigrazione clandestina, riciclaggio: l'operazione dei Carabinieri di Catania ha scovato 267 persone, che percepivano il reddito di cittadinanza, ma che secondo le investigazioni dei Militari dell'Arma (assieme ai funzionari dell'Inps), non ne avevano affatto diritto. Una mega-truffa ai danni dello Stato - e di chi paga le tasse - di quasi 1,3 milioni di euro.
La "doppia indennità" di alcuni indagati
Le indagini erano state avviate su alcuni richiedenti, che avevano "omesso" di usufruire già dell'indennità di disoccupazione agricola: dagli accertamenti, anche false attestazioni su composizione e redditi, dei loro nuclei familiari. Tra i deferiti anche pregiudicati in associazione per delinquere finalizzata al traffico di droga e all'immigrazione clandestina, estorsione, rapina, riciclaggio, maltrattamenti in famiglia e atti persecutori. Denunciati anche undici appartenenti all'etnia semi-nomade, dei "Caminanti di Adrano".
L'indagine, l'ultima di una lunga serie dei Carabinieri di Catania, che dal 2021 hanno già denunciato ulteriori 640 persone, che godevano senza diritto del Reddito di Cittadinanza, per un danno alle casse dello Stato, nel triennio 2020-2022, di circa 5 milioni di euro.