I dati 2021

Istat: calano gli stranieri residenti. Arrivi in ripresa: immigrazioni a +27% dopo il calo per Covid

Più residenti nell'Italia settentrionale, il 59% del totale. Le nascite di bambini da genitori entrambi stranieri si concentrano nelle regioni dove la presenza straniera è più diffusa e radicata e dove sono più avanzati i processi di integrazione

Istat: calano gli stranieri residenti. Arrivi in ripresa: immigrazioni a +27% dopo il calo per Covid
ANSA
Code all'ufficio stranieri della polizia

Nel 2021 il saldo degli stranieri residenti in Italia è in calo rispetto al 2019 (-15,4%). È quanto emerge dai dati Istat contenuti nel report "Stranieri residenti e nuovi cittadini: caratteristiche demografiche e distribuzione territoriale - anno 2021".

Dal documento risulta che gli stranieri risiedono prevalentemente nell'Italia settentrionale, il 59% del totale, ripartizione in cui si concentrano anche i cittadini italiani per acquisizione pari al 66,5%. Tra gli stranieri diminuiscono le nascite (-4,8% sul 2020) e aumentano i decessi (+8,6 %), un andamento che sembra risentire ancora dell'impatto pandemico. Le immigrazioni di cittadini stranieri sono invece in ripresa (+27% sul 2020), dopo il vistoso calo dovuto alla chiusura delle frontiere per il Covid, ma non recuperano i livelli pre-pandemici

Nel 2021 il saldo naturale della popolazione straniera è positivo in tutte le regioni. A livello nazionale il tasso di crescita naturale si attesta al 9,2 per cento (ovvero 9,2 per 1000 abitanti) e varia dal +11,3 per cento del Veneto al +5,3 per cento della Sardegna. Il decremento della componente naturale si riscontra in modo marcato nelle province autonome di Bolzano e Trento, che dal 2019 al 2021 passano entrambe dal 13 per cento al 10 per cento; il calo meno evidente si registra in Sardegna (dal 5,5 per cento al 5,3 per cento).

Le nascite di bambini da genitori entrambi stranieri si concentrano nelle regioni dove non solo la presenza straniera è più diffusa e radicata, ma dove sono anche più avanzati i processi di integrazione: nel Nord-est (20,6% del totale delle nascite) e nel Nord-ovest (20,1%). L'Emilia-Romagna ha l'incidenza più alta di nati stranieri (24,0%), la Sardegna la più bassa (4,4%). Il tasso di natalità nel complesso della popolazione residente straniera è pari all'11,2 per cento. Il primato è detenuto dal Veneto (13,0 per cento), seguito dalla Valle d'Aosta e dall'Emilia-Romagna con il 12,9 per cento. In Sardegna si rileva il valore più basso (7,4 per cento).