In 30 pagine 9 anni di studi

La catastrofe e come evitarla: oggi il rapporto Ipcc sui cambiamenti climatici

Clima, ultimo appello. La "sintesi per decisori" pubblicata oggi dalle Nazioni Unite riassume gli studi scientifici dal 2014 a oggi e stila una guida alle scelte cruciali per i leader di tutto il mondo

La catastrofe e come evitarla: oggi il rapporto Ipcc sui cambiamenti climatici
AP
Autostrada al tramonto a Doha, in Qatar, lunedì 14 novembre 2022.

Non c'è più tempo: bisogna agire ora. Per l'umanità è una sfida esistenziale, ma qualcosa si può ancora fare - e si deve fare.

Questo in estrema sintesi sarà l'appello dell'Ipcc, il Gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico, in pratica il braccio scientifico delle Nazioni Unite sulla crisi climatica. Alle 14 di oggi a Interlaken, sulle montagne svizzere, sarà presentato e reso pubblico il rapporto 2023 sul riscaldamento globale e le sue conseguenze, a distanza di nove anni dall'ultimo lavoro di questo genere. 

C'è un aspetto importante da sottolineare. Il rapporto non dice solo quello che non va, ma anche dove e come intervenire: un manuale di istruzioni per i politici di tutto il mondo, quelli che hanno in mano oggi il futuro del pianeta. Una bussola affidabile nelle mani di chi deve prendere le decisioni concrete.

In 30 pagine, dopo settimane di dibattiti, gli esperti hanno sintetizzato oltre 10mila pagine di studi scientifici prodotti dal 2014 a oggi. In nove anni, la comunità scientifica ha stabilito che il riscaldamento globale causato dall'attività umana si sta verificando più velocemente e più fortemente del previsto. Ha anche evidenziato il rischio di raggiungere "punti critici", sinonimo di impatti irreversibili. Siamo alla più alta concentrazione di CO2 degli ultimi due milioni di anni e al tasso di innalzamento del livello del mare più rapido degli ultimi 3000 anni. I rapporti del gruppo di lavoro hanno mostrato che l’attuale riscaldamento di 1,1 °C ha già causato un pericoloso sconvolgimento della natura e del benessere umano in tutto il mondo, con impatti climatici peggiori di quanto previsto nell’ultimo Rapporto di sintesi dell’IPCC nel 2014.

Di qui la scelta di adottare e pubblicare oggi la "Sintesi per i decisori", un riassunto dello stato della scienza e del panorama delle possibili soluzioni, in una forma comprensibile a tutti. Il documento, altamente politico, ha dovuto essere approvato riga per riga dai delegati di tutti i 195 Stati membri. "Ci stiamo avvicinando al punto di non ritorno, al superamento della soglia massima di riscaldamento di 1,5 gradi", ha detto il segretario delle Nazioni Unite, Antonio Guterres in un messaggio all'apertura della sessione del 13 marzo: "I leader mondiali hanno bisogno di una guida scientifica solida, franca e dettagliata per prendere le decisioni giuste e accelerare l'uscita dai combustibili fossili e la riduzione delle emissioni".

Il Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico (Intergovernmental Panel on Climate Change, IPCC) è il foro scientifico formato nel 1988 da due organismi delle Nazioni Unite, l'Organizzazione meteorologica mondiale (OMM) e il Programma delle Nazioni Unite per l'Ambiente (UNEP).