Le donne transgender che hanno attraversato la pubertà maschile saranno esclude dalle competizioni femminili. Lo ha deciso World Athletics e a darne comunicazione è stato il presidente dell'atletica leggera mondiale, Sebastian Coe. "Il Consiglio ha accettato di escludere a partire dal 31 marzo gli atleti transgender maschio-femmina che hanno attraversato la pubertà maschile", ha detto Coe parlando in conferenza stampa.
La transessualità nello sport è un argomento molto dibattuto, specialmente quando si parla di stabilire in quale categoria dovrebbero competere gli atleti transessuali o con identità non binarie.
Numerose polemiche aveva suscitato la decisione del Comitato internazionale olimpico di consentire, a partire dai Giochi di Rio de Janeiro 2016, agli atleti transgender di competere liberamente nelle gare del genere a cui sentono di appartenere, rispettando solo semplici condizioni di controllo dei livelli di testosterone anche se non si erano sottoposte a operazioni chirurgiche o terapie ormonali.
Ora la decisione, in senso restrittivo, dell'organismo mondiale dell'Atletica.