Lutto nel mondo della musica

Addio a Ryuichi Sakamoto, compositore premio Oscar per "L'ultimo imperatore"

Il musicista giapponese si è spento a 71 anni, dopo una lunga battaglia contro il cancro

Addio a Ryuichi Sakamoto, compositore premio Oscar per "L'ultimo imperatore"
wikipedia
Ryūichi Sakamoto

Il musicista e compositore giapponese Ryuichi Sakamoto è morto all'età di 71 anni dopo una lunga battaglia contro il cancro. Lo ha reso noto la sua agenzia, a distanza di qualche giorno dalla scomparsa, avvenuta martedì. 

Nato a Nakano nel 1952, e considerato uno dei primi sperimentatori tra la musica etnica orientale e i suoni elettronici dell'Occidente, Sakamoto aveva ricevuto numerosi riconoscimenti per la sua carriera, tra cui il premio Oscar nel 1988 per la colonna sonora del film “L'ultimo imperatore” - diretto dal regista italiano Bernardo Bertolucci - che aveva realizzato insieme a David Byrne e Cong Su.

Dopo nove anni dall’annuncio della sua malattia, scompare quindi il leggendario compositore. Nel 2014, infatti, aveva fatto sapere, tramite un comunicato pubblicato sul suo sito, di avere un cancro alla gola diagnosticato dopo un controllo per un leggero fastidio alla faringe. “Sono profondamente dispiaciuto del fatto di causare notevoli disagi a così tante persone. Tuttavia, la prima ricchezza è la salute, e quindi questa è la mia amara decisione”, aveva scritto il Premio Oscar, spiegando di dover rinunciare per alla sua partecipazione come direttore al “Sapporo International Art festival”, al quale aveva lavorato per due anni.

L’estate scorsa poi, Sakamoto aveva scioccato tutti con un annuncio interpretato come un addio: la notizia di un tumore esteso a entrambi i polmoni, difficile da debellare. 

 

 

Sakamoto fu uno dei pionieri della sperimentazione sulla musica giapponese. Cominiciò la sua carriera, giovanissimo, negli anni 80, con la “Yellow Magic Orchestra", innovatrice e avanguardista nell'uso di sintetizzatori, computer e drum machine. Strada sempre perseguita.

Le declinazioni musicali di Ryuichi Sakamoto sono state moltissime: dal rock alla dance music, dal classico al gioco di comporre suonerie per i telefonini, dal pop alla bossa nova: 

 

 

Fedele alle proprie idee sul valore delle contaminazioni tra musica tradizionale d'Oriente e avanguardie elettroniche occidentali, fu autore di colonne sonore cinematografiche. Per Bernardo Bertolucci, oltre al già citato “L’ultimo imperatore” lavorò anche a “Il tè nel deserto”, dimostrando ancora una volta la propria inclinazione per le melodie occidentali. 

Il musicista e compositore giapponese aveva fatto anche l'attore nel film “Furyo”, per il quale aveva anche scritto la musica, compreso uno tra i suoi pezzi più celebri, “Forbidden Colours”.